Torre d'aMare
IL NOSTRO DOVERE .....SOLO INFORMARE 

   

 webmaster    Bartolo Russo                                                                                               stampa locale  Camillo Scala

 

        HOME PAGE

CHI SIAMO

       COMUNICA CON NOI 

notizie sindacali

    COMUNICATI

       ACCORDI SINDACALI

    PROBLEMA  AMIANTO

    MARITTIMI

    TUTTO SULLA PENSIONE

CRONACA LOCALE

SPORT LOCALE

                 DOSSIER

UTILITA'

  Televideo

  Vesuviana

  Raccolta differenziata

  Torre News

   Orario Treni

   Aerei

  Pagine Bianche

  Meteo

Multimedia

Video

    Foto

    CANALE YOU TUBE

Sindacati

CGIL

CISL

UILTRASPORTI

FEDERMAR

UGL

U.S.B.

   ORSA MARITTIMI

   SDM

   U.S.C.L.A.C.-U.N.C.Di.M

MARITTIMI

ASSICURATORI MARITTIMI DISCUTONO DI PIRATERIA
A Parigi, dal 18 al 21 settembre 2011, si è discusso di questioni che riguardano l’evoluzione del rischio navale e di sicurezza marittima. IUMI (International Union of Marine Insurance), la conferenza che ha visto impegnati per una “due giorni” oltre 500 sottoscrittori e professionisti specialisti delle assicurazioni marittime a livello mondiale. Mr. Ole Wikborg, Senior Underwriter del Club Navale norvegese, alla sua prima esperienza come presidente della conferenza, ha posto subito l’attenzione sulla piaga crescente della pirateria. Piaga che crea impatto negativo sugli equipaggi delle navi, i loro familiari e armatori; sul versante economico, la pirateria, minacciata o effettiva, crea una rottura sul commercio mondiale e sui costi che armatori ed assicuratori devono affrontare per poter sostenere queste “rotte”. Wikborg ha spiegato: “In realtà, qualunque altro tema scelto per la IUMI, ci avrebbe costretto a parlare di pirateria perché è qualcosa che è molto più importante di qualsiasi altro ordine del giorno corrente per la nostra conferenza. E’ importante, doveroso per noi, rispondere alle esigenze dei nostri clienti dando lorosicurezza finanziaria quando è necessario“. Anche se la pirateria è problema in crescita sia dal punto di vista assicurativo, economico, ma soprattutto umanitario, bisogna riflettere che la zona di mare interessata dai pirati si sta allargando, con conseguente aumento dell’attività di pirateria interessando sempre più un numero maggiore di navi. Visto che gli assicuratori marittimi del mondo, non sono esperti della politica interna della Somalia e del suo stato di diritto marittimo, è compito dei governi internazionali, interessati dalle proprie navi sotto pirateria, trovare una soluzione, qualunque, ma operativa, se vogliamo affrontare questo problema.Le azioni di protesta da parte di associazioni portano solo consapevolezza del problema, ma non danno soluzioni operative; tipica l’azione dell’associazione SOS (Save Our Seafarers) che sta sollecitando i governi interessati ad adottare una posizione unitaria e più ferma contro la pirateria, soprattutto in Somalia; SOS stima oltre 2000 i pirati e che operano in 130 bande ben organizzate e ben armati. Il primo giorno della conferenza, IUMI, ha confermato che la Somalia rimane la minaccia più forte per una spedizione marittima, e con più di 400 i marittimi attualmente prigionieri su 20 navi. Inoltre, secondo i rapporti, assicurativi marittimi, attualmente sono 21 paesi colpiti da un certo grado di pirateria al largo delle loro coste. Si è sottolineato, già il primo giorno della conferenza, che risolvere il problema della pirateria richiede un cambiamento nella capacità di governare della Somalia ed una più efficace attività di polizia marittima nelle sue acque. Nel frattempo, gli assicuratori marittimi hanno maturato un’esperienza tale da affrontare le conseguenze degli attacchi. Sulla controversia di imbarcare guardie armate su navi mercantili, Wikborg ha spiegato che IUMI ha sempre considerato questo un problema di autodecisione per gli Stati di bandiera delle navi. “La Norvegia ha assunto un ruolo guida in questo ed ha anche elaborato orientamenti chiari sulle qualifiche delle guardie armate. Direi che è una mossa molto responsabile da parte del governo norvegese, che è stato ben accolto presso l’IMO (International Maritime Organization). Altri Stati di bandiera sono interessati a seguire l’esempio e IUMI è, in linea di principio, favorevole a tutto ciò che possa salvagurdare il commercio globale”, ha ribadito il presidente della conferenza Wikborg.L’ultimo giorno della conferenza si è parlato delle sanzioni su contenitori in “sovrappeso” trasportati da navi; altro fenomeno che sta crescendo e sta interessando assicuratori e studi legali. Wikborg, alla fine ha proposto delle modifiche allo statuto dell’unione per consentire alla IUMI di essere al passo con i tempi moderni. Abele Carruezzo http://www.ilnautilus.it/news/

 

                                 TORNA INDIETRO
 

                 25-09-2011

                                    Stampa questa pagina 

 

 

   

     CANALE YOU TUBE

  

LE ULTIMISSIME SULLA TIRRENIA....YOU TUBE.....

               Rubrica

           Camillo Scala

Ma cosa fanno i marinai quando non navigano  

nuovi profili on line

  L'Esperto  Risponde     

       Dm  D'Anniballe    

Amianto

Pensione

cell. 3924268995

 

C.I.M.M.

Cassa Interaziendale Marina Mercantile

Societa’ Cooperativa

a.r.l.

Trieste – Via Torre Bianca n.12

Reg.delle Imprese n.4131-U.I.C. 3595

Cod.Fisc.-P.Iva : 00106200322

Tel.e fax 040/365028

 

     

       L'InformaTorre

LINK

SITI AMICI

NAVI E ARMATORI

TORREOMNIA

 

       

  

 Registrazione nei Motori di Ricerca - Inserisci  Sito