Lavoratori marittimi pronti alla protesta. – lo preannuncia il Segretario Provinciale della Ugl mare Almerico Romano - con il COVID si può morire, ma senza lavoro e senza aiuti non si vive. Queste sono le motivazioni che stanno creando altissime tensioni fra i lavoratori marittimi. La miscela esplosiva che potrebbe portare all’esasperazione i lavoratori, è alimentata dalla incuranza con la quale il Governo Conti tratta il comparto marittimo – prosegue il sindacalista - Si sta colpendo la parte debole del nostro paese, perché i lavoratori per buona parte sono meridionali racchiusi in comunità che tradizionalmente fanno questa attività. Bene farebbero i rappresentanti istituzionali di queste collettività a rompere gli indugi ed alzare i toni sui trattamenti che si stanno riservando ai loro cittadini Tutti, stanno ripetutamente lanciando grida di “disperazione” ad iniziare dagli Armatori che stanno raschiando il fondo delle risorse per garantire il prosieguo delle loro attività. Polo Croceristico, Autostrade del mare e trasporto Merci, completamente “sconosciuti” agli occhi dell’esecutivo nelle iniziative dei decreti per contrastare l’emergenza. Se si perpetra con questo indisponente assenteismo Istituzionale saranno riversati migliaia di lavoratori disoccupati su territori che non avrebbero bisogno di questo. Poi non ci venite a raccontare – conclude il sindacalista - che siamo irresponsabili fate una analisi delle Vostre mancanze e poi, casomai, individuerete le nostre.
