29-07-2020
ASSARMATORI chiede aiuti urgenti per il settore dei traghetti e il cabotaggio
Aiuti
urgenti alle compagnie che gestiscono i
traghetti sulle Autostrade del Mare e
sulle rotte per le isole maggiori e a
quelle che garantiscono i collegamenti
di corto raggio. È questa una delle
principali richieste che Assarmatori
rivolge al Parlamento. Il Segretario
Generale dell’associazione, avv. Alberto
Rossi, nel corso di un’audizione tenuta
presso le Commissioni congiunte Affari
Costituzionali e Lavori Pubblici del
Senato in vista delle discussione del
decreto Semplificazioni, ha ricordato
come il trasporto marittimo, che è una
delle infrastrutture essenziali per il
Paese, non si sia mai fermato durante i
mesi di lockdown, garantendo la
continuità territoriale e il
mantenimento della catena logistica
indispensabili ai rifornimenti per la
popolazione e le imprese.
Questo sforzo è costato alle aziende del settore perdite operative su base annua fino al 70% del fatturato e finora dal Governo non è arrivato alcun indennizzo. L’unico aiuto diretto, peraltro solo per le imprese di cabotaggio iscritte al primo registro, e che era stato inserito proprio nel decreto Semplificazioni, è saltato all’ultimo momento.
“Per la vera ripartenza del Paese”, ha detto infatti Rossi, “occorre un aiuto a tutto il comparto del trasporto marittimo di corto e lungo raggio per scongiurare il dissesto dei servizi e l’emergenza occupazionale”.
Gli armatori, inoltre, auspicano “che il Governo autorizzi in tempi più rapidi possibili il protocollo Crociere condiviso con il MIT, il Ministero della Salute, il Comando Generale e le associazioni di categoria e approvato dal Comitato Tecnico Scientifico. Le Crociere sono già partite in Asia e in Germania. L’Italia non può rimanere indietro”.
Parimenti l’intero cluster marittimo ha definito con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto e con il MIT una lista di norme semplificative che oggi attendono di essere tradotte in legge per dare impulso alla bandiera italiana recuperando la competitività perduta.
Estremamente urgente è anche un’azione congiunta con altri Paesi per superare le tante e contradditorie normative nazionali che impediscono la rotazione degli equipaggi, determinando l’insostenibile situazione che vede in ogni parte del Mondo decine di migliaia di marittimi bloccati sulle rispettive navi. L’Imo, l’Agenzia delle Nazioni Unite deputata alla navigazione marittima dallo scorso maggio ha emesso una circolare che funge da quadro di riferimento per protocolli che possano agevolare le rotazioni degli equipaggi a bordo delle navi. Diverse Nazioni hanno già aderito a questo protocollo, l’auspicio di Assarmatori è che lo faccia presto anche l’Italia
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