25-11-2020

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Tirrenia, proroga a rischio Tribunali e Authority

La strategia è scritta da sempre nei manuali della Tirrenia. La Sardegna e i Sardi, per questa compagnia di navigazione, nata pubblica e finita privata, sono sempre stati l'oggetto primordiale del sequestro. Per esigere il pagamento del riscatto le trombe della Tirrenia, una volta di Pecorini, primitivo padre padrone, e un'altra di Onorato, l'ultimo dei patron, hanno sempre suonato la stessa musica. A spron battuto hanno sistematicamente preteso denari copiosi e in contanti. Lo spartito di questa ennesima boutade del patron di Mascalzone Latino ha iniziato a batter cassa la sera dell'ultimo sabato con il classico roboante annuncio ad effetto: dal primo dicembre, recitava il serafico comunicato, chiudiamo gran parte delle rotte da e per la Sardegna.

Tagli d'autunno

In ballo ci sono la Civitavecchia - Cagliari, già falcidiata nel 2014, trasformata da quotidiana a trisettimanale, la Cagliari Palermo, la Olbia - Genova e la Cagliari-Napoli. Tutte cancellate, secondo l'annuncio da manuale. Operazione studiata a tavolino per ispirare la solita levata di scudi e invocare l'intervento della politica, dei sindacati e persino degli emigrati. Esattamente quello che pretendeva e pianificava Vincenzo Onorato.

Diserzione a tavolino

Per questa "diserzione" dalle rotte sarde il Ministero dei Trasporti, secondo gli auspici di casa Tirrenia e Moby, alla fine qualcosa dovrà fare. Uno scacchiere delineato sin dall'inizio e che potrebbe celare anche una regia puntuale, tutta finalizzata a far "sganciare" altri soldi di Stato all'eterna pentola bucata della continuità territoriale da e per la Sardegna. Appare surreale che i vertici di Porta Pia, nell'enclave romano del dicastero che ha in carico la convenzione più controversa del mare, possano decidere di incontrare Onorato e famiglia, non foss'altro perché si tratterebbe di un atto di palese accettazione delle pretese del proprietario della Compagnia di navigazione.

Il ballo del denaro

In ballo ci sono, ovviamente, altri soldi, tanti, che la compagine Tirrenia-Moby chiede allo Stato per svolgere un servizio che, in realtà, già altre compagnie stanno di fatto svolgendo a prezzi più bassi e senza un soldo.....clicca qui per l'articolo completo

Caronte&Tourist

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