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LAVORO GRAVOSO AL PERSONALE MARITTIMO………….MA QUALCOSA L’UGL HA GIA’ FATTO.

Nel premettere che apprezziamo l’interessamento di altre sigle sindacali in merito al “mancato riconoscimento” dello status di lavoro gravoso per i lavoratori del mare ma noi, come UGL,  abbiamo sollevato il caso già qualche tempo fa e siamo avanti rispetto agli intenti, tanto che già abbiamo ricevuto risposte dalla Direzione Generale del Ministero dei Trasporti e siamo in attesa di risposte dal Ministero del Lavoro.

Qualche tempo fa, alcuni lavoratori del mare si videro negare l’accesso verso il “meritato” riposo pensionistico proprio convinti di avere le richieste caratteristiche legislative previste per i lavoratori cosi detti “Gravosi” principalmente per  due motivi e, precisamente :

Non riconoscimento delle qualifiche marittime come previsto dalla classificazione ISTAT 7.4.5;
Disconoscimento  delle continuità lavorative relativamente ai  periodi di riposo, ferie e festività   utili ai requisiti di continuità lavorativa  richiesti dalla norma ai fini del riconoscimento.

In merito al primo punto vi furono dinieghi al riconoscimento perché l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale,  si atteneva fedelmente alla qualifica riportata dalla lettera “Q” dell’allegato “A” del Decreto congiunto del Ministero dell’Economia e del Ministero del Lavoro del 5 Febbraio del 2018, il quale riconosceva come qualifica di lavoro  solo quella menzionata dal decreto e, precisamente “marinai di coperta / operai assimilati e personale viaggiante”.

Cosa facemmo per identificare quali fossero le qualifiche marittime   a cui riconoscere lo stato di lavoratore gravoso? .

Noi, come UGL, ci rivolgemmo a chi ha competenze normative delle qualifiche marittime e, precisamente al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture il quale con lettera firmata dal Direttore Generale ci rispose in data 07 Gennaio 2019  con una nota che  citiamo fedelmente:

“Oggetto: Quesito posto dalla UGL Mare.

Si fa riferimento alla nota 124/2018 del 30 Novembre 2018 con la quale si richiedono delucidazioni sull’applicazione del DM 5 Febbraio 2018…………OMISSIS……..In relazione a quanto sopra esposto rientrano in questa categoria  tutti i lavoratori marittimi iscritti nella Gente di mare che svolgono un ruolo a bordo nelle acque marittime, e che sono in possesso di un libretto di navigazione, ed i lavoratori iscritti nelle matricole della navigazione interna tenute presso le Motorizzazioni civili che operano nelle acque interne in  possesso del relativo libretto di iscrizione.” F.to Direttore Generale M. Coletta

In merito al secondo punto, in data 29 Novembre 2018 , formulammo interpello interpretativo della norma in merito ai riconoscimenti dei periodi di riposo, ferie e festività quali periodi utili alla continuità lavorativa  prevista dalla norma per il riconoscimento di lavoro gravoso.

In data 06 Novembre fummo ricevuti dalla Direzione Generale del Ministero del Lavoro, giusto per spiegare le motivazioni delle rivendicazione dei lavoratori, ed in quella sede si decise di formulare Interpello Interpretativo della norma. Successivamente , in data 21 Gennaio 2019  fummo nuovamente  ricevuti dall’Ufficio preposto al trattamento dell’Interpello Interpretativo a cui spiegammo tutte le problematiche relative e producemmo un documento dettagliato della problematica ed eventuali suggerimenti utili per una soluzione.

Siamo in attesa, crediamo a breve , di una risposta da parte del Ministero del Lavoro.

Concludiamo, credendo che stiamo rivendicando il minimo per i lavoratori del mare,  il cui stato di lavoro gravoso sta stretto.

Ai lavoratori del mare,    il riconoscimento dello status di lavorato USURANTE renderebbe giustizia rispetto al tipo di lavoro e vita a cui sono sottoposti.

                                                                                             

                                                                                                              Il Responsabile Nazionale Dipartimento Mare

 

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