Dalla finta gioia alla vera tristezza dei MARITTIMI ITALIANI
Ci riempiono di gioia e piacere le affermazioni della Confitarma sullo stato della marineria Italiana , le quali sostengono che grazie alla legge 30 del 1998 la flotta di bandiera italiana è più che raddoppiata e l’occupazione è aumentata del 140% .
Forse però questa statistica occupazionale ha preso in considerazione solo il Nord fermandosi alla sponda del fiume Garigliano non tenendo conto del meridione, un po’ come "Cristo si è fermato ad Eboli" .
Pienamente convinto delle competenze riconosciute in tutto il mondo ai marittimi italiani , che sono il vero ‘’fiore all’occhiello’’ degli armatori , quando vengono affidati gioielli della nostra marina mercantile italiana come navi tecnologicamente avanzate a lavoratori definiti “schiavi” (così citati perché sottopagati e sfruttati) invece che a professionisti adeguatamente formati, non ci lascia altro che l'amaro pensiero che ad essere presi in considerazione spesso sono solo gli ufficiali .
Confitarma purtroppo , anche se sotto diverse dirigenze , nel corso degli anni ha sempre dimostrato poca attenzione alle basse categorie a cui si dovrebbe davvero tanta stima .
É a tale atteggiamento che il sorriso si infrange . Per i marittimi del sud Italia è un po' come sentirsi snobbati da chi potrebbe garantire un occupazione a lavoratori in linea con i vari corsi di aggiornamento e attestati di formazione , anziché vedersi sostituiti da questi innocenti “schiavi”.
Primavera. G - Pelliccia .E . Gambardella .E