12-01-2019

Marina D'Equa, Tito Campanella due tragedie indimenticabili

Quando corrono, quelle fatidiche date, 29 dicembre 1981, e 14 gennaio 1984, nessuno dimentica, che in quel mare tempestoso al largo delle coste franco-spagnole, che non ha pietà di nessuno, quei 30 e 24 uomini con una donna, perirono senza fiatare e furono inghiotti dai flutti che non li restituirono più ai loro familiari. 

Uomini che avevano nel loro bagaglio marinaresco una buona esperienza ma che purtroppo non servì in quei tragici momenti in cui la tempesta li sopraffece, senza che loro potessero dire o fare qualcosa.

Ci sono rimaste solo Le foto di quella navi in balia dell’oceano Atlantico con onde alte circa dieci metri e passa, che cercavano di barcamenarsi per non affondare in quelle gelide acque, ricordano quei momenti in cui anche i soccorritori non poterono fare nulla, neanche gli elicotteri che si recarono sul posto. Due tragedie del mare, due tragedie da non dimenticare e dove si riscontra cosa significa il lavoro del mare, il pericolo costante che si corre che a volte la  partenza da  casa non ha piu’ ritorno

Marina d’equa, Tito Campanella 54 uomini morti, ma anche con tanti misteri che a distanza di tanti anni continuano ad assillarci.

Oggi ci resta solo la preghiera, una preghiera per questi uomini del mare,  e sperando che tragedie simili non accadano più

                                                                                                             B.R.

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