La sicurezza individuale sulle navi
non è un optional.
Convenzione Internazionale sul Lavoro Marittimo (ILO – MLC,
2006) –
DIRITTI IN MATERIA DI IMPIEGO
E DIRITTI SOCIALALI DELLA GENTE DI MARE
Articolo IV
1.
Tutta la gente di mare ha diritto a un
luogo sicuro senza pericolo dove le norme di sicurezza siano
rispettate.
2.
Tutta la gente di mare ha diritto a
condizioni di impiego eque.
3.
Tutta la gente di mare ha il diritto a
dignitose condizioni di lavoro e di vita a bordo delle navi.
4.
Tutta la gente di mare ha diritto alla
tutela della salute, alle cure mediche, a misure previdenziali
ed altre forme di protezione sociale
5.
Ogni Stato Membro vigila, nell’ambito
della sua giurisdizione, che i diritti in materia di impiego e
diritti sociali della gente di mare, come enunciati nei
paragrafi che precedono, siano pienamente rispettati secondo le
prescrizioni della presente Convenzione. Il rispetto di questi
diritti può essere assicurato dalla legislazione nazionale, dai
contratti collettivi applicabili, da altre misure o dalla
pratica, salvo disposizioni specifiche nella presente
Convenzione.
Quanta
chiareazza e saggezza si evince in questo semplice articolo
dell’ILO-MLC, 2006. Se questo articolo della Convenzione fosse
stato rispettato non avremmo letto della tragedia sul traghetto
Sansovino o sulla portacontainer Eurocagarco Malta. Se questo
semplice articolo IV della Convenzione fosse rispettato non
piangeremmo sulle navi che toccano i porti italiani oltre 60
decessi all’anno.
Se ne parla poco, troppo poco. I mezzi
di comunicazione sono assenti o quasi, le notizie sono scarne e
imprecise. L’ultima tragedia che ha visto vittima un nostromo
filippino sulla Eurocargo Malta è un lampante esempio, nessuno
si è preso la briga di scrivere il suo nome, i
nostri colleghi della Grimaldi non hanno profuso una sola parola
compassionevole, anzi qualcuno si è preoccupato di farci sapere
che Grimaldi si avvale di ottimi studi legali. Onestamente ci
sarebbe piaciuto apprendere che questo armatore come tutti gli
altri investono in sicurezza, piuttosto che in studi legali,
per cui lo stesso incidente non possa riverificarsi a distanza
di solo dieci mesi.
COSMAR non molla, il Comitato e COSMAR
Sindacato Nazionale Marittimi sono e saranno al fianco di chi ci
chiede aiuto, di chi ha necessità di capire, di chi vuole
riappropriarsi dei propri sacrosanti diritti e con essi quella
dignità professsionale che, in tempi ormai remoti, resero la
nostra marineria un valido essmpio per tutto il mondo marinaro.
COSMAR, un altro mondo, l’altro mondo
lontano dai “distratti”.
Dai forza alla
tua passione, aiutaci ad aiutarti, iscriviti cliccando qui !
Per informazioni scrivere a segreteria@cosmar.org o
chiamare il 329 455 5682
Ad maiora…!!
COSMAR - Comitato a Salvaguardia della Dignità dei Marittimi
Via Miguel Cervantes De Saavedra, 55/27 - 80133 Napoli
Cell . 329 455 5682
www.cosmar.org
comitatocosmar@pec.it
DIRITTI IN MATERIA DI IMPIEGO
E DIRITTI SOCIALALI DELLA GENTE DI MARE
Articolo IV
1.
Tutta la gente di mare ha diritto a un
luogo sicuro senza pericolo dove le norme di sicurezza siano
rispettate.
2.
Tutta la gente di mare ha diritto a
condizioni di impiego eque.
3.
Tutta la gente di mare ha il diritto a
dignitose condizioni di lavoro e di vita a bordo delle navi.
4.
Tutta la gente di mare ha diritto alla
tutela della salute, alle cure mediche, a misure previdenziali
ed altre forme di protezione sociale
5.
Ogni Stato Membro vigila, nell’ambito
della sua giurisdizione, che i diritti in materia di impiego e
diritti sociali della gente di mare, come enunciati nei
paragrafi che precedono, siano pienamente rispettati secondo le
prescrizioni della presente Convenzione. Il rispetto di questi
diritti può essere assicurato dalla legislazione nazionale, dai
contratti collettivi applicabili, da altre misure o dalla
pratica, salvo disposizioni specifiche nella presente
Convenzione.
Quanta
chiareazza e saggezza si evince in questo semplice articolo
dell’ILO-MLC, 2006. Se questo articolo della Convenzione fosse
stato rispettato non avremmo letto della tragedia sul traghetto
Sansovino o sulla portacontainer Eurocagarco Malta. Se questo
semplice articolo IV della Convenzione fosse rispettato non
piangeremmo sulle navi che toccano i porti italiani oltre 60
decessi all’anno.
Se ne parla poco, troppo poco. I mezzi
di comunicazione sono assenti o quasi, le notizie sono scarne e
imprecise. L’ultima tragedia che ha visto vittima un nostromo
filippino sulla Eurocargo Malta è un lampante esempio, nessuno
si è preso la briga di scrivere il suo nome, i
nostri colleghi della Grimaldi non hanno profuso una sola parola
compassionevole, anzi qualcuno si è preoccupato di farci sapere
che Grimaldi si avvale di ottimi studi legali. Onestamente ci
sarebbe piaciuto apprendere che questo armatore come tutti gli
altri investono in sicurezza, piuttosto che in studi legali,
per cui lo stesso incidente non possa riverificarsi a distanza
di solo dieci mesi.
COSMAR non molla, il Comitato e COSMAR
Sindacato Nazionale Marittimi sono e saranno al fianco di chi ci
chiede aiuto, di chi ha necessità di capire, di chi vuole
riappropriarsi dei propri sacrosanti diritti e con essi quella
dignità professsionale che, in tempi ormai remoti, resero la
nostra marineria un valido essmpio per tutto il mondo marinaro.
COSMAR, un altro mondo, l’altro mondo
lontano dai “distratti”.
Dai forza alla
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Per informazioni scrivere a segreteria@cosmar.org o
chiamare il 329 455 5682
Ad maiora…!!
COSMAR - Comitato a Salvaguardia della Dignità dei Marittimi
Via Miguel Cervantes De Saavedra, 55/27 - 80133 Napoli
Cell . 329 455 5682
www.cosmar.org
comitatocosmar@pec.it