25-01-2019

Rixi: “Una nuova legge per l’imbarco dei marittimi italiani. Grimaldi e Onorato trovino un’intesa”

Stiamo lavorando ad una nuova legge sull’impiego dei marittimi italiani a bordo, quella che abbiamo oggi è superata. E mi auguro che Grimaldi e Onorato trovino un punto di mediazione per collaborare su questo tema“. Così il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, intervistato per il nostro format ‘Transport’.

“Il mio ruolo mi pone come arbitro di questi conflitti – ha detto Rixi – Io sto con l’interesse dell’Italia: le due associazioni di armatori, Confitarma e Assarmatori, devono trovare un punto comune di incontro. Stiamo lavorando ad una nuova legge sui marittimi italiani imbarcati: quella che c’è oggi non è al passo con i tempi. Nei prossimi anni avremo una crescita esponenziale del lavoro marittimi: dobbiamo fare in modo che buona parte di chi sarà imbarcato sia del nostro Paese. Solo Msc assumerà 35 mila persone, mi piacerebbe che una quota fosse italiana. Ma a livello internazionale parliamo di più di 100 mila persone che saranno assunte. E’ chiaro che ci può essere una fonte di occupazione importante, dobbiamo mantenere il know how italiano che si perde quando non hai più persone italiane imbarcate. Dall’altra parte dobbiamo rivedere anche le caratteristiche sulla bandiera italiana, sia sulla flotta mercantile sia sulla nautica da diporto: abbiamo criteri sulla concessione della bandiera che sono superati. Tutti temi che dobbiamo affrontare con entrambe le associazioni”.

“Sulla continuità territoriale con le isole si può discutere di applicare il modello spagnolo o altri tipi di modelli, ma dobbiamo guardare perché quei contratti erano stati stipulati – ha aggiunto Rixi – C’era un problema con Tirrenia che stava fallendo, e dietro quella operazione che ha salvaguardato buona parte dell’occupazione marittima italiana sono nate anche situazioni che non possono essere prolungate all’infinito. Mi auguro che questo scontro fra Onorato e Grimaldi, che ha creato problemi anche al porto di Livorno e che simbolicamente è sfociato con la collisione fra due navi a Olbia, si possa risolvere rafforzando l’intero sistema armatoriale del Paese”

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