Ressa alle biglietterie Grimaldi: tutta l’Alis a caccia di sconti

Un successo, è un successo, inutile girarci intorno e arzigogolare sul tema rosi dall’invidia. Proprio in coincidenza col 1° Maggio, festa dei lavoratori, al termine di un defatigante confronto con l’arcigno Gruppo Grimaldi, che ha costretto il management a sacrificare festività pasquali e megaponte seguente, l’associazione ALIS ha emesso il seguente bollettino della vittoria: “ALIS ha stipulato una convenzione sul trasporto passeggeri con Grimaldi Lines, Minoan Lines e Finnlines, grazie alla quale sarà più facile e conveniente raggiungere le località servite dalle compagnie armatoriali citate del Gruppo Grimaldi. In particolare, gli imprenditori, i dipendenti, i collaboratori ed i familiari delle aziende associate ad ALIS potranno usufruire di uno sconto del 20 per sui collegamenti marittimi offerti nonché della possibilità di acquistare carnet per i collegamenti passeggeri ed auto da/per la Sardegna con le navi Grimaldi Lines”.

Ma cos’è l’ALIS e chi e’ l’infaticabile manager che è riuscito a portare a casa questo strabiliante risultato? È l’Associazione Logistica dell’Intermodalita Sostenibile, che si pavoneggia di essere “l’unica associazione di categoria a mettere a sistema tutti gli operatori del mondo dei trasporti”. Poi, dà i numeri: 1390 aziende associate, 152.000 unità di forza lavoro, parco veicolare di oltre 106.000 mezzi; ed ecco il fiore all’occhiello: 140.300 collegamenti marittimi E più di 120 linee di Autostrade del Mare, con oltre 200 sedi.

Poteva il Gruppo Grimaldi lasciarsi sfuggire un’occasione così ghiotta? Non poteva. E così, alla fine ha ceduto. Il ‘braccio di ferro’, l’ha vinto l’ALIS. Meglio, l’ha vinto il suo Presidente, cioè nientepopodimenoche Guido Grimaldi, figlio di Manuel, a sua volta ‘patron’ del gruppo armatoriale napoletano.

Come si dice a Roma…so’ soddisfazioni…mica stanno lì a pettinare le bambole, asciugare gli scogli o smacchiare i giaguari. Offerte e sconti del genere non possono riguardare l’intero mondo dell’autotrasporto, magari anche il FAI. Eh, no, troppo comodo… vantaggi del genere devono restare nel recinto di famiglia, ci mancherebbe altro.

L’unica cosa preoccupante di questa storica convenzione, è lo strano silenzio del capo ufficio stampa ‘di complemento’ dei Grimaldi, l’ineffabile Mauro Pili. Ma forse è comprensibile: dopo l’esaltante risultato elettorale raggiunto grazie ad una campagna tutta contro Vincenzo Onorato e Moby-Tirrenia, è ancora troppo occupato a leccarsi le ferite. E difatti si esibisce solo su questo tema. Pazienza, ce ne faremo una ragione.

 

Guido Paglia

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