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Informativa ai lavoratori marittimi

 


Seconda l’opinione degli esperti, tra le principali cause dei guasti che si registrano a bordo c’è una mancata inadeguata, attività manutentiva. E presente anche l’eccessivo carico di lavoro sugli equipaggi Un fattore chiave che può contribuire in un modo significativo questo aspetto risiede nel fatto che oltre il 50 per cento dei marittimi dichiara di lavorare 69 ore alla settimana seguendo orari di lavoro non definiti. Guardiamo in casa nostra. Cabotaggio Nazionale Isole Minori e Maggiori.


Vi elenchiamo gli orari di lavoro dei marittimi italiani ..Orari di lavoro periodo invernali e periodo estivo navi ro.ro pax. Navi aliscafi UHS DSH e navi tradizionali in Sicilia e Campania un minimo di dodici ore fino ad un massimo di 16 ore al giorno per un’intera settimana 72 ore con dei periodi di 96 ore
Spesso e necessario far sì che la nave sia operativa molto velocemente. Nel 2017 sono stati 2500 gli incidenti tecnici. Bollettino diffuso dall’Australiani Marittime Afeti Authority.


Spesso deve succedere una tragedia, per fare muovere la macchina dei controlli degli enti preposti e accorgersi che c’è poca sicurezza nei posti di lavoro.
Tutto accade come un fulmine a cielo aperto si comincia a parlare di normative che non vengono applicate decreti attuativi lasciati in sordina, ma sembra di parlare di bazzecole, la sicurezza e una cosa seria, i lavoratori ci rimettono la vita.


Questo settore è in balia delle onde nessuno prende una posizione, la crisi il risparmio sui costi non sono scuse accettabili si lavora per vivere no per morire. Gli organi di vigilanza devono far rispettare la legge tolleranza zero, chi commette reati dovrebbe ricevere sanzioni con l’arresto immediato.
Necessità maggiori tutele sul lavoro, molti lavoratori si lamentano che la normativa 271, la quale prevede l’elezione di un delegato alla sicurezza.
non viene mai eletto regolarmente come prevede la legge, ma viene manovrato dalle aziende a loro piacimento, chi protesta, la parola d’ordine, minacce di licenziamento, ma si può vivere sotto questi ricatti.?


Un altro nodo da sciogliere sono gli orari di lavoro com’è possibile che i lavoratori marittimi devono lavorare oltre gli orari previsti, senza l’intervento di nessuno?


In molti si lamentano di questi soprusi imposti.


Noi come O.S. abbiamo provato a rivolgerci agli enti preposti, in quale dicono di far fede ai libri degli orari di lavoro.


Questi libri spesso vengono manomessi e i lavoratori sono costretti a firmare sotto minacce, anche se si superano gli orari di lavoro previsti dalla normativa 108.


Dunque questi famosi libri non funzionano, bisogna trovare un metodo diverso, la gente non può subire ricatti.


Il rovescio della medaglia? Circolano voci che vogliono eliminare i sindacati autonomi per escluderli dalle tecniche sanitarie e le tabelle d’armamento.
Si vocifera che la regia di tutto siano i sindacati corporativi d’accordo con le associazioni di linea e con gli enti preposti…. tutti d’accordo contro i lavoratori per non fare emergere anomalie di sicurezza e la condizione di vivibilità del personale navigante.


Se queste voci di corridoio risultassero vere sarebbe un atto grave ai danni dei lavoratori e della democrazia e dei sindacati autonomi.


Non si può aver il monopolio su queste commissioni, diventa una forma dittatoriale, mi sembra di vivere nei paesi delle banane.


La scrivente O.S. si associa al dolore dei famigliari del nostro collega .Ci auguriamo che venga fatta chiarezza dagli organi competenti.

 

Fine comunicato

 


La Segreteria Nazionale O.R.S.A Marittimi

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