Vincenzo Onorato "Il Sud non ha bisogno di elemosina ma di opportunità di lavoro."

“Italiani brava gente”. Un tempo si diceva così. Si sa, siamo buoni e poi vuoi mettere le nostre radici cristiane? Ormai ci siamo tanto sublimati nella nostra presunta bontà che sembra, e neppure poi tanto, che questo governo si regga sul consenso di un dilemma ormai risolto: lasciamo che i migranti con le loro famiglie e i loro piccoli muoiano affogati in mare!

La giustificazione a tanta sensibilità è sempre la stessa: sono extracomunitari! Molti, al pari dei seguaci di Al Qaida che perseguitano i cristiani, affermano: sono mussulmani! E con questo tutto è giustificato. Vedete certi “cristiani “ e certi “mussulmani” sono poi uguali. Ma in Italia chi è veramente extracomunitario? Chi ha la pelle scura? Nel nostro Paese tutti quelli che sono a Sud dell’Arno sono extracomunitari, ospiti, per altro indesiderati, del proprio Paese.

Il Sud è abbandonato ad un degrado desolante: sono deficienti tutte le poche Infrastrutture esistenti. Nel mio settore, il mare, questo governo è perfettamente in linea con quello precedente: almeno un uomo onesto, il Senatore Cociancich, ci aveva provato a presentare una legge a favore dei marittimi italiani, subito ritirata dall’algido Ministro Del Rio, a servizio, a tempo pieno, della “loggia”, pardon lobby degli armatori. Il nuovo governo dichiara “prima gli italiani”, ma appare subito allineato alle posizioni di Confitarma, l’associazione degli armatori cosiddetti italiani che, per chi non lo sapesse, in termini di occupazione marittima impiega prima gli extracomunitari per poi sfruttarli all’osso! E sì, perché la nostra xenofobia si arresta dinnanzi agli interessi economici di chi comanda veramente nel bel Paese: le lobby. È emblematico che i 50.000 marittimi disoccupati provengano tutti dal Sud. Io da extracomunitario, emigrato a Milano circa trent’anni fa, il mio dovere, per l’amore che ho per la mia terra, lo faccio: ho circa 5.000 dipendenti la maggior parte dei quali meridionali. Da dieci anni a questa parte, con la Scuola Vela Mascalzone Latino, avviciniamo i giovani dei quartieri più difficili di Napoli al mare. La scorsa settimana tre di loro sono stati avviati alle professioni del mare. Ma al sud il lavoro manca e a volte mi domando se l’impegno del team che gestisce con me la Scuola di Mascalzone Latino, non sia vanificato dal preparare i giovani al... reddito di cittadinanza. 

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