15-01-2019

 ESCAPE='HTML'
 ESCAPE='HTML'

A ridosso delle vacanze natalizie, stanco di tanta disinformazione sulle due società, ho inviato ad alcune redazioni dei giornali locali una lettera a firma mia e di altri due colleghi – Emilio Gambardella ed Eduardo Pelliccia –  per tentare di fare un po’ di chiarezza. So bene che il punto di vista di un dipendente può essere considerato “di parte”, non obiettivo. Tuttavia credo anche di essere un osservatore privilegiato, in quanto interno e quindi informato sui fatti.

Nella lettera ho ricordato i tempi in cui le navi non partivano a causa del maltempo e nessuno si azzardava a mettere in discussione la decisione del comandante. Il portellone veniva alzato e la gente restava sulla banchina.

All’epoca non c’era nemmeno l’albergo nei pressi del porto dove pernottare. Adesso, invece, anche con la nave ferma in porto per il maltempo, i passeggeri possono attendere la partenza anche a bordo, comodi, al sicuro e rifocillati, usufruendo dell’assistenza del personale in caso di necessità.

Il vantaggio nell’avere un unico gruppo armatoriale – prima arrivi, prima parti – significa niente attese al freddo o sotto il sole cocente. E il prezzo della traversata è quello, indipendentemente dal fatto che il traghetto sia pieno o vuoto, mentre i costi per la compagnia sono fissi (e consideriamo poi che la tariffa dell’abbonamento per i pendolari dell’Elba e del “ Continente” è inferiore ai 50 centesimi).

Insomma, l’unione di Moby con Toremar, e dei relativi servizi, si è tradotta in una serie di miglioramenti non da poco. C’è chi dice che non è abbastanza? Ok, tutto è migliorabile a questo mondo. Ma da qui a gettare fango sulla compagnia ce ne passa. Noi lavoratori abbiamo solo da ringraziare che la Toremar sia stata acquisita dal gruppo Onorato: i precari decennali sono stati tutti stabilizzati e gli altri contratti sono stati rispettati e spesso anche migliorati. Mica male di questi tempi di crisi occupazionale!

Siamo stanchi di tutte le bugie che circolano. Non si capisce dove finisca la disinformazione e inizi la malafede.

Questo è quanto. Scusi per lo sfogo, ma è fondamentale che si inizi a fare un’informazione con cognizione di causa, da chi le cose le sa perché le vede “dal di dentro”.

*Rsa Toremar, Filt Cgil

 

Le foto e gli articoli presenti su "Torre d'amare" sono stati in parte presi da internet, e quindi valutati di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione, che provvederà prontamente alla rimozione

Per contatti con la nostra Redazione  torredamare@virgilio.it