20-10-2019

Stefano Messina «Poche infrastrutture e troppa burocrazia i limiti della logistica italiana» /

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«PARLARE dello stato di salute della logistica italiana - dice il presidente di Assarmatori, Stefano Messina - è certamente difficile. Non si tratta di un settore omogeneo o valutabile complessivamente: esiste una logistica delle infrastrutture e certo questa è carente e del tutto inadeguata rispetto alla domanda di efficienza del mercato. C’è poi una logistica degli operatori che vede emergere, come già accaduto sul mare, un effetto concentrazione in grandi gruppi, con effetti ancora da prevedere sugli anelli deboli della catena logistica. Ma c’è pure una logistica organizzativa che risente pesantemente dei vincoli burocratici e anche di una mancata standardizzazione almeno a livello europeo ad esempio dei controlli. Per non parlare delle vere e proprie incongruenze».

Quali?
«Faccio l’esempio delle Zes: le zone economiche speciali dovrebbero rilanciare l’economia nelle aree depresse, soprattutto nel Meridione, agevolando con crediti d’imposta gli investimenti produttivi nella zona individuata, che necessariamente, per legge, deve comprendere un’area portuale, collegata alla rete transeuropea dei trasporti ....
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