Azionariato popolare per salvare la Saremar

Nuove idee da portare in consiglio regionale quando verrà discussa la mozione sul futuro dei collegamenti con le isole minori

 

CARLOFORTE. Si intensificano gli incontri a Carloforte per discutere il futuro della Saremar. Con due scioperi in vista ed una manifestazione annunciata la prossima settimana, che dovrebbe coinvolgere tutta la popolazione. Il timore sale e lo slogan “Salviamo la Saremar”, è stato appeso alla vecchia gru “mancina” portuale, così che tutti ne siano consapevoli.

Nonostante le rassicurazioni fornite dall'assessore regionale ai trasporti Massimo Deiana due settimane fa al cineteatro Cavallera, durante il consiglio comunale aperto sulla vertenza, sono in tanti a non dormire sonni tranquilli. Dai marittimi agli esercenti alla gente comune, cresce la consapevolezza che c'è bisogno di impegnarsi e protestare, per fare in modo che la Saremar non venga svenduta ed il servizio, insieme ai livelli occupazionali, peggiori sensibilmente rispetto ad oggi.

Dopo aver presentato una mozione in consiglio regionale, contro la privatizzazione ed a favore del controllo pubblico della società, i consiglieri (nonché primi firmatari della mozione) Luca Pizzuto (Sel) e Pietro Cocco (Pd) ieri sera hanno partecipato ad un nuovo incontro al Cavallera, organizzato dai gruppi di minoranza in consiglio comunale.

Di fronte ad una folta platea, dopo vari interventi, è stata ribadita la volontà di creare una nuova società mista a maggioranza pubblica, che possa partecipare alla gara per la gestione futura di Saremar. Secondo Cocco, offrendo le migliori condizioni di ingresso al socio privato, che dovrà venir fuori da un preliminare bando regionale. Ma le perplessità sull'effettiva partecipazione di un armatore privato a questo bando, hanno fatto emergere una nuova proposta: l'azionariato popolare. Perchè, la parte privata non viene acquisita dai cittadini e dai marittimi stessi, così da controllare direttamente la gestione dei trasporti che li riguardano? Altra carne al fuoco da portare in discussione alla mozione, che verrà discussa a marzo in consiglio regionale. Di parere ancor più radicale il deputato Mauro Pili, anch'egli sbarcato nei giorni scorsi a Carloforte per argomentare su Saremar. Il leader di Unidos, ha proposto il salvataggio della società dal concordato preventivo in corso, con un deciso intervento della Regione, che dovrebbe proporre un affidamento in house del servizio alla Commissione europea, imponendo l'onere di servizio pubblico.

In caso di gara, per cedere ad un socio privato una quota azionaria di Saremar, il servizio deve essere concordato con le comunità insulari, considerando vincolante l'acquisizione integrale del personale alle stesse condizioni contrattuali attuali. Deiana, in merito, aveva detto che sarebbe stato possibile attribuire solo una premialità al vincitore che avrebbe assunto più personale, ma senza garanzie per gli attuali marittimi impiegati. E sono sempre di più coloro che la pensano diversamente dall'assessore, la cui linea viene considerata come “la sua linea”, non necessariamente l'unica possibile. Di fatto, cresce il fronte di chi vuole Saremar sempre sotto il controllo regionale, a partire dalle navi, che potrebbero essere vendute già entro l'estate. Ma bisogna battere i pugni sul tavolo e far valere le proprie ragioni in Regione ed oltre, come espresso ieri dal decano comandante dei traghetti Cosimo Cesarale, per cui sarebbe in corso “una truffa ai danni di Carloforte e La Maddalena”.

Il primo appuntamento è mercoledì mattina, con una manifestazione organizzata in concomitanza allo sciopero di 24 ore proclamato dai sindacati Federmar Cisal ed Ugl Trasporti. A questo, il 16 farà seguito un secondo sciopero di 24 ore, proclamato dalle organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil. Tutti chiedono alla politica di fare il suo lavoro e di trovare le soluzioni idonee a risolvere le varie questioni sul tavolo, nell'esclusivo interesse delle comunità interessate.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/cagliari/cronaca/2015/02/28/news/azionariato-popolare-per-salvare-la-saremar-1.10953155