Licenziamento
illegittimo, reintegro immediato per
il Capitano Spinosa ma … immediata
apertura di un nuovo procedimento
disciplinare nei suoi confronti.
Con la presente
sono a comunicarvi aggiornamenti
relativi alla causa
Spinosa/rimorchiatori napoletani di
cui avete fornito ampia
dissertazione nei giorni scorsi.
In relatà, non
avete nemmeno avuto il tempo
materiale per commentare la notizia
relativa all'accoglimento del mio
ricorso presentato in nome e per
conto del Comandante Gianluigi
Spinosa del rimorchiatore operante
nel porto di Gaeta e del
provvedimento del Tribunale di
Napoli che ne ha dichiarato
“l’illeggitimità del
licenziamento'', intimato senza la
sussistenza di una giusta causa …che
l'azienda ha immediatamente aperto
un nuovo procedimento pretesamente
disciplinare nei confronti del
Comandante !
La
vicenda, come pure già rilevato da
diversi organi di stampa, e'
rilevante perche' esula dalla
specifica singola fattipecie,
riferendosi alla piu' ampia
problematica che investe il porto di
Gaeta ed i rischi per la sicurezza
dello stesso, tematica attuale ed
oggetto di accese discussioni tra
organizzazioni, associazioni locali
e cittadini stessi ed oggetto,
inoltre, di specifica interpellanza
parlamentare.
Al centro del
dibattito, infatti, vi e'
l’ordinanza n 75/2014 della Guardia
Costiera, che prevede la possibilità
per i rimorchiatori in assistenza
alle petroliere di allontanarsi
dalle stesse per dedicarsi, nel
frattempo, ad altri lavori nel
porto.
Ordinanza
contestata dallo Spinosa e da altri
suoi colleghi (tutti oggetto, poi,
di provvedimenti disciplinari), per
la pericolosità intrinseca della
ordinanza stessa che renderebbe
evidentemente impossibile una pronta
assistenza alla petroliera in caso
di problemi.
Disposizione,
insomma, che a detta di molti,
potrebbe esporre a rischio la
sicurezza sia dei cittadini di Gaeta
che dei lavoratori portuali tutti.
Il provvedimento
da me ottenuto dal Tribunale,
costituisce Ordinanza resa
nell'ambito del c.d. rito Fornero
(una sorta di canale preferenziale
per i licenziamenti), con cui, con
massima celerità, si e' giunti alla
cennata pronuncia di reintegra nel
posto di lavoro che chiude,
pero', solo la prima fase, quella
sommaria, del rito.
Attendevamo,
pertanto, non solo una immediata
doverosa esecuzione dell'ordine di
reintegra del giudice (il mio
assistito, infatti, e' senza lavoro
dal lontano 17 Ottobre) ma
auspicavamo un rasserenamento degli
animi e, magari, una pacifica
archiviazione del caso ad opera
della società datoriale.
Il giudice del
lavoro del Tribunale di Napoli,
nella specie la Dr.ssa Majorano,
accogliendo il mio ricorso, ha
infatti acutamente affermato che la
verità processuale emersa in
dibattimento, dimostra che il fatto
pretesamente imputato al Comandante
Spinosa, non assume alcun rilievo
disciplinare.
La società datrice
di lavoro, invece, nello stesso
giorno in cui il giudice del lavoro
depositava il provvedimento di
reintegra, provvedeva a sospendere
il Comandante Spinosa dal
lavoro…prima ancora di avercelo
reintegrato !!!
E' da riferire
che già relativamente al
licenziamento, avevo dedotto in
ricorso il carattere evidentemente
ritorsivo e persecutorio messo in
atto nei confronti del mio assitito,
reo…a quanto pare, di aver
effettuato
un doppio turno di lavoro per
sostituire un collega assente e per
aver disposto la pulizia del
rimorchiatore sporco per feci di
animale ivi rinvenute (sic!).
Già il paradosso
insisto nel licenziamento si poteva
spiegare solo ed esclusivamente con
intento ritorsivo e persecutorio ed
ora, il nuovo pretesto…rafforza
questa nostra tesi difensiva.
Il Comandante, che
per oltre 15 anni di carriera non ha
mai subito alcuna sanzione e/o
rimprovero…improvvisamente, guarda
caso dopo aver evidenziato la
pericolosità dell'ordinanza
autorizzativa dell'allontanamento
del rimorchiatore dalla petroliera…
e' divenuto oggetto di procedimenti
disciplinari, a catena,
relativamente ai quali per
comportamenti di nessuna rilevanza
disciplinare (e sono parole non
nostre ma del giudice del lavoro)
deve, a quanto pare, essere
immediatamente estromesso
dall'azienda !!!
Il nuovo capitolo,
infatti, e' caratterizzato da una
immediata sospensione dal lavoro
che, se ben abbiamo compreso lo
scarno tenore letterale della
contestazione … sarebbe necessaria
per essersi momentaneamente
allontanato il Comandante, dopo
estenuante turno di lavoro, alle
3,30 di notte, in assenza di lavoro
da espletare al momento, si ritiene
per prendere un caffe'…
Il lungo lasso di
tempo trascorso dalla pretesa
''nuova'' infrazione…al momento non
ci consente ulteriore commento, se
non quello di riamarcare il come,
fatti antecedenti al licenziamento
(e di cui si appalesa immediata la
insussistenza di rilevanza
disciplinare), vengano ripescati…''ad
arte'', perseverando in, a questo
punto evidentissimo, intento
persecutorio, messo in atto al solo
fine di estromettere dall'azienda un
dipendente divenuto scomodo per aver
semplicemente manifestato il suo
pensiero per amor di verità e
giustizia !
Avv.Rosario D'Orazio
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