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MARITTIMI
SOLINAS. LA
CONTINUITA' DELLE MERCI DA TRE PORTI
BUDDUSÒ. Sceglie la capitale europea
dei camionisti per raccontare quale rotta ha preso la Flotta Sarda.
L’assessore regionale ai Trasporti Christian Solinas decide di
presentare il pacchetto sulla continuità territoriale delle merci a
Buddusò, 4mila anime e 600 tir. Un camion ogni sei abitanti,
compresi bambini, massaie e nonnini. Primato europeo. Il paese che
ha mangiato le sue cave di granito ora si aggrappa all’economia dei
bisonti delle strade. Qui c’è il cuore di “Sardegna in movimento”,
l’associazione che riunisce centinaia di padroncini stritolati dagli
ingranaggi del mercato. Tra il caro carburante e il caro traghetti.
Solinas mette alcuni paletti anche sul futuro della Flotta Sarda.
«Abbiamo affidato una indagine a una società - spiega - per studiare
flussi e costi delle rotte. Abbiamo trovato grazie a un broker due
traghetti e siamo pronti ad attivare subito un’altra linea merci e
passeggeri. Ma in prospettiva puntiamo a coprire tre porti nella
penisola. Civitavecchia, Livorno e Genova. Oltre a quella già
esistente, dunque, siamo pronti a creare altre due rotte, ma
cerchiamo di studiare quale sia il collegamento migliore. Se
sbagliamo i calcoli rischiamo di perdere dai 7 ai 12 milioni di euro
all’anno. Dobbiamo essere precisi nelle scelte». Solinas non lo dice
in modo ufficiale, ma le due nuove rotte che saranno varate in un
paio di mesi prevedono una Cagliari-Civitavecchia, o
Cagliari-Livorno e una Porto Torres-Genova o Porto Torres-Livorno.
«Cerchiamo di non creare doppioni con i privati - dice Solinas -,
anche se non scartiamo nessuna ipotesi, neanche una Olbia-Livorno.
Le rotte devono essere sostenibili. Garantire una certa continuità
del traffico. Abbiamo raggiunto una parte dei nostri obbiettivi. I
prezzi dei trasporti sui traghetti sono calati. Ma ci dobbiamo
muovere su un terreno scivoloso. Da una parte la Tirrenia che
usufruisce di 72 milioni di euro di aiuti di Stato, dall’altra i
contributi sulla continuità delle merci devono essere dati ma senza
essere visti dall’Europa come aiuti che drogano il mercato». Con
Solinas per presentare la continuità territoriale delle merci ci
sono il segretario nazionale del Ps’dAz Giovanni Angelo Colli, e il
presidente Giacomo Sanna. La proposta sul tavolo l’hanno elaborata i
sardisti, la giunta l’ha recepita e l’ha fatta sua. «Il pacchetto
prevede 18 milioni di euro spalmati per tre anni - spiega Sanna -.
Le aziende di autotrasporto avranno un rimborso del 30 per cento
delle spese sostenute per il trasporto. Per ogni anno sono a
disposizione 6 milioni di euro. Ma se le richieste dovessero essere
maggiori saremo pronti a mettere altri euro nel fondo. Basta
presentare la fattura e il contributo sarà versato entro 30 giorni».
Ma assessore e capogruppo sardista in Regione sono quasi travolti
dalle richieste della affollata assemblea dei padroncini. La realtà
travolge le teorie. E si scoprono i quotidiani paradossi che i
camionisti devono vivere. Un passaggio ponte si paga 19 euro, ma i
biglietto costa più del doppio, perché ci sono altre spese come i 18
euro di tasse portuali per la sicurezza. C’è chi si lamenta perché i
grandi gruppi di autotrasporto riescono a strappare dalle compagnie
prezzi di favore che abbassano i costi e drogano il mercato. Altri
si lamentano perché la Saremar ancora chiede il pagamento in
contanti all’imbarco. Il presidente della associazione Giancarlo
Acciaro, che ha il merito di avere convinto Sanna e Solinas ad
andare a Buddusò, gestisce con pragmatica autorevolezza il tavolo.
Ma gli interventi degli autotrasportatori raccontano di una
categoria sulla soglia del fallimento collettivo. Strozzata dai
costi. E anche il sindaco di Buddusò Giovanni Antonio Satta fa
capire tutta la difficoltà del territorio. «Un tempo l’economia del
granito era la nostra forza - dice -. Sono rimaste attive poche
cave, molti hanno scelto strade differenti. La concorrenza ci ha
tagliato le gambe. Speriamo che la Regione capisca le nostre
difficoltà».

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