In
una
nota
il
segretario
generale
della
Uiltrasporti
Claudio
Tarlazzi
ha
dichiarato
“Apprendiamo
dai
quotidiani
di
oggi
che
sta
procedendo
da
parte
di
Onorato,
proprietario
di
Moby
lines
e
Toremar,
il
percorso
di
acquisizione
di
tutte
le
quote
di
Tirrenia
Cin
in
mano
agli
altri
soci.
Siamo
convinti
che
questa
operazione
sia
irregolare,
come
abbiamo
più
volte
ribadito,
per
l'evidente
concentrazione
delle
rotte
del
Tirreno
nelle
mani
di
un
solo
armatore,
un
rischio
di
monopolio
che
farebbe
venir
meno
ogni
tipo
di
concorrenza.
Siamo
fortemente
preoccupati,
inoltre,
per
le
pesanti
ricadute
che
se
si
realizzasse
l’unificazione
tra
Moby
e
Tirrenia
Cin
comporterebbe
nell’accesso
degli
utenti
ai
servizi
e
per
l’eventuale
perdita
di
posti
di
lavoro
degli
attuali
lavoratori
marittimi
impiegati.
Sembra
evidente,
la
volontà
di
procedere
a
tale
fusione
allo
scopo
di
mettere
a
posto
le
casse
di
Moby
utilizzando
il
contributo
economico
di
72
mln
annui
che
Tirrenia
percepisce
dallo
Stato
per
la
continuità
territoriale
con
le
isole
maggiori
(necessario
soprattutto
nel
periodo
invernale).
In
passato,
l'Europa
ha
già
imposto
la
privatizzazione
della
vecchia
Tirrenia
per
le
perdite
accumulate
-
continua
Tarlazzi
-
nella
fase
iniziale
oltre
Onorato
entrarono
nella
compagine
azionaria
anche
Grimaldi
e
Aponte.
Tale
situazione
venne
stoppata
dall'antitrust,
appunto,
perché
si
sarebbe
creata
una
situazione
analoga
a
quella
di
oggi:
una
concentrazione
di
mercato
troppo
elevata.
Pertanto,
dopo
aver
chiesto
un
incontro
al
Presidente
del
Consiglio
Renzi
e
aver
messo
a
conoscenza
il
Ministro
alle
infrastrutture
e
Trasporti
Lupi
sul
tema,
chiediamo
l'intervento
dell'antitrust
italiano
e
nel
caso
dovesse
essere
necessario
chiederemo
anche
l’intervento
dell’antitrust
europeo”.