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Acque agitate per la Tirrenia
Terremoto tra Sposito e Onorato

Acque agitate per la Tirrenia, la ex-gloriosa compagnia di navigazione statale privatizzata tre anni fa dopo decenni di perdite a bocca di barile e acquistata dalla Moby Lines dell’armatore napoletano Vincenzo Onorato, con alcuni altri soci tra cui prima di tutto il fondo di private equity Clessidra, guidato da Claudio Sposito, già socio di minoranza nella stessa Moby. Ebbene, nel giro di pochi mesi i rapporti tra Onorato e Sposito sono degenerati da un’amicizia e un affiatamento professionale che sembrava a prova di bomba a una discordia totale, aggravata da un astio personale insanabile. E’ iniziata una lotta senza esclusione di colpi, neanche legali, e a una sostanziale impasse gestionale. Due mesi fa, anche e soprattutto per l’intervento delle banche finanziatrici – prima fra le quali Unicredit – si è aperta una trattativa finalizzata a definire le condizioni di un divorzio consensuale tra i due gruppi ma il 23 dicembre, quando la firma sull’accordo sembrava ormai cosa fatta, c’è stata una rottura clamorosa, che rimette tutto in discussione.

Secondo fonti vicine al tavolo del negoziato, l’accordo prevedeva che Onorato acquistasse tutte le partecipazioni di Clessidra, sia in Moby che in Tirrenia, entro sei mesi e a prezzi condivisi. Se l’armatore non avesse trovato i soci alternativi o comunque i soldi con cui onorare l’impegno, tutto il gruppo sarebbe stato messo all’asta. Ma per ragioni ancora non note, alla fine Clessidra non ha firmato. Qualche giorno fa, Tirrenia aveva fatto sapere che dal prossimo 18 gennaio grazie al calo del prezzo del gasolio sarebbero calate le tariffe dei collegamenti dal 5 all'11%. L'amministratore delegato della compagnia, Ettore Morace, designato consensualmente da Onorato e Sposito ma oggi più vicino al finanziere che all’armatore, aveva anche annunciato che per il 2014 il bilancio della compagnia sarebbe stato in attivo per il terzo anno consecutivo e che i passeggeri sono aumentati dell’8%, anche grazie ai sardi, 80mila in più che nel 2013.

http://www.affaritaliani.it/fattieconti/acque-agitate-per-la-tirrenia261214.html

                                             

 

 

 

 

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