TORRE DEL GRECO
CASSA MARITTIMA ANNIVERSARIO
AMARO 2 ANNI SENZA
ASSISTENZA PER I MARITTIMI
«Rivogliamo la Cassa
Marittima». Il grido di
battaglia è sempre lo
stesso, scolpito nella mente
da due anni esatti. Quando
davanti agli occhi dei «lupi
di mare» di Torre del Greco,
si sono chiuse
definitivamente le porte del
presidio sanitario per i
naviganti di via Cesare
Battisti. L’inizio di un
calvario lungo 24 mesi, tra
polemiche, lettere,
incontri, marce e soluzioni
flop. L’ultimo schiaffo al
comparto marittimo di Torre
del Greco, già colpito a
morte dall’inesorabile
declino dei colossi
armatoriali e dal crollo del
corallo. Un vero e proprio
incubo per la quarta città
della Campania che oggi si
riflette nei vetri opachi
della struttura che fino a
due anni fa forniva
assistenza medica alle oltre
15mila matricole iscritte
nei registri della
capitaneria di porto.Era
l’inizio di agosto del 2012,
quando l’ufficio igiene del
Comune di Torre del Greco -
causa l’esito negativo di un
sopralluogo effettuato dagli
ispettori dell’Asl –
ordinava la chiusura
immediata, per ragioni
sanitarie, della struttura
che per decenni ha
rappresentato un punto di
riferimento per i marittimi
di Torre del Greco e non
solo. Da qui le proteste dei
naviganti, la rabbia
smorzata - in parte -
dall’impegno
dell’amministrazione
comunale, pronta a mettere
in campo tutte le soluzioni
utili a limitare al massimo
i disagi per i «lupi di
mare». Impegno che,
tuttavia, si è infranto
contro l’invalicabile parete
burocratica, issata tra i
marittimi e la struttura.
Arrivano le lettere a
Caldoro, ai ministri e agli
assessori regionali. A
gennaio 2013, poi, un nuovo
spiraglio: iniziano i lavori
di messa in sicurezza della
struttura di via Cesare
Battisti. Il sogno, però, si
infrange subito, causa i
rilievi dell’ufficio tecnico
del Comune che evidenziano
una lunga serie di abusi
all’interno della struttura
e ordinano il ripristino
immediato dei luoghi. Una
batosta che causa nuovi
ritardi, fino alle promesse
di oggi, alla soluzione “Maresca”
cestinata dall’Asl al nuovo
impegno certificato nelle
parole del sindaco Ciro
Borriello che ha individuato
una serie di soluzioni
alternative per far fronte
all’emergenza
assistenziale.Un’odissea per
i “lupi di mare” di Torre
del Greco che aspettando
“buone nuove” si “godono”-
si fa per dire- la seconda
estate consecutiva senza
assistenza.di CIRO FORMISANO
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