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Pescara, la Snav punta al traghetto che porta mille passeggeri

Alla cerimonia d’inaugurazione della linea Pescara-Hvar-Spalato sul Croazia jet l’ad Aiello rivela il progetto a lungo termine. Ma i fondali attuali non sono idonei

di Ylenia Gifuni

PESCARA. L’obiettivo a lungo termine è riuscire a portare a Pescara i grandi traghetti in grado di trasportare fino a 1.000 passeggeri e 140 camion. Lo ha rivelato l’amministratore delegato della compagnia marittima Snav Raffaele Aiello nel corso della cerimonia di inaugurazione della tratta Pescara-Hvar-Spalato che è stata organizzata ieri pomeriggio a bordo del Croazia jet, sulla banchina sud.

Tuttavia, nelle condizioni attuali dello scalo, con una profondità attestata intorno ai 5 metri e una banchina lunga 180 metri lineari, c’è la possibilità di ospitare soltanto i catamarani con capacità di carico di 800 passeggeri e con i costi di gestione nettamente triplicati. «Pensare una città come Pescara senza un porto è assurdo e inconcepibile», esordisce Aiello, «crediamo tantissimo nel collegamento tra Pescara e la Croazia, al punto che pensiamo di potenziarlo con il traghetto di grosse dimensioni. Forse in un’altra vita sono stato abruzzese anch’io, altrimenti non potrei spiegarmi l’attaccamento a questo porto». Accanto all’amministratore delegato della Snav, il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, il presidente della Provincia Guerino Testa, il sindaco Marco Alessandrini, il presidente della Camera di commercio Daniele Becci, il neo ammiraglio della Capitaneria di porto Luciano Pozzolano e il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni. Intorno i rappresentanti istituzionali di ieri e di oggi, tra cui l’ex sindaco Luigi Albore Mascia, più volte citato per il contributo determinante per il ripristino dei collegamenti marittimi con l’altra sponda dell’Adriatico. «Ognuno di noi può intestarsi un pezzo di questa vittoria», ha detto Testa. «Ringrazio chi si è speso prima di noi affinché tutto questo si concretizzasse», ha spiegato Alessandrini, «questa è un'eredità che ricevo e mi rende felice, consapevole dell'importanza che riveste per la città. Oggi questa inaugurazione ha un significato maggiore, perché incrocia una fortunata serie di coincidenze per il porto e per l'identità pescarese».

Ieri mattina, infatti, proprio a ridosso delle celebrazioni per la festa di Sant’Andrea, il patrono della marineria, in consiglio è stata approvata con i voti del centrodestra e del centrosinistra la ratifica dell’intesa sul piano regolatore portuale e Pozzolano è stato insignito del grado di ammiraglio, una promozione che ha dedicato «alla portualità pescarese». «Ci interessa il futuro dello scalo», ribatte Becci, «perché a breve si riproporrà il problema del dragaggio».

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