
La
Costa
Concordia
in
mare
aperto
GENOVA
-
«Il
Giglio
doveva
liberarsi
da
questo
incubo,
dalla
tragedia
che
ha
vissuto
e
questo
è un
passaggio
verso
la
nuova
fase,
che
è
quella
del
lavoro,
che
Genova
accoglierà
con
il
giusto
equilibrio,
la
giusta
sobrietà,
consapevole
di
quanto
accaduto
e
della
responsabilità
per
questo
intervento
che
è
sotto
gli
occhi
di
tutto
il
mondo».
E’
quanto
ha
sottolineato
il
presidente
dell’Autorità
portuale
di
Genova,
Luigi
Merlo
per
il
quale
è
«importante
per
Genova
e
per
L’Italia
che
questo
intervento
si
possa
concludere
nel
capoluogo
ligure
-
dove
esistono
condizioni
e
professionalità
per
gestire
questo
tipo
di
lavoro».
«Mi
auguro
- ha
aggiunto
-
che
questa
fase
sia
utile
per
porre
l’accento
su
quanto
sia
importante,
per
questo
paese,
l’economia
del
mare,
come
si
possano
determinare
opportunità,
basterebbe
studiare
attentamente
le
professionalità
messe
in
campo
da
Titan,
Micoperi,
da
tutte
le
aziende
che
hanno
lavorato
al
Giglio
e da
quelle
che
saranno
impiegate
a
Genova,
per
capire
le
dimensioni
di
questo
mercato.
Credo
che,
come
avviene
per
il
made
in
Italy
o
per
il
slow
food
bisognerebbe
sottolineare
come
anche
il
settore
dell’economia
marittima
è
un’eccellenza
del
Paese.
Un
comparto
che
potrebbe
dare
un
contributo
ancora
più
rilevante
alla
crescita
se
solo
si
facessero
politiche
e
riforme
per
mettere
il
sistema
in
condizione
di
lavorare
meglio
e di
competere
su
un
mercato
mondiale».
Intanto
il
convoglio
con
il
relitto
della
Concordia
sta
procedendo
verso
il
porto
Ligure.
«Si
sta
comportando
bene.
Non
ci
sono
stati
problemi
di
alcun
tipo.
Tutto
in
ordine
dal
punto
di
vista
tecnico»
ha
affermato
l’ammiraglio
Stefano
Tortora
che
assieme
a
Nick
Sloane,
durante
la
navigazione,
é
anche
sceso
dalla
Concordia
ed è
salito
su
un’altra
imbarcazione
per
controllare
la
situazione
via
mare.
«Per
vedere
- ha
spiegato
- la
situazione
dei
cassoni».
«E’
una
bella
passeggiata
tra
le
isole
dell’arcipelago.
E’
interessante
il
fatto
- ha
osservato
-
che
l’acqua
intorno
è
splendida,
è
trasparentissima,
perfettamente
limpida.
Si
vedono
i
pesci
che
entrano
ed
escono
dalle
finestrature
sott’acqua
della
nave».
Il
Concordia
è al
centro
di
un
convoglio
composto
da
14
mezzi
navali.
E’
trainato
a
prua
da
due
rimorchiatori
oceanici.
A
poppa
sono
agganciati
altri
due
rimorchiatori
ausiliari.
Gli
altri
mezzi
che
fanno
parte
del
convoglio
ospitano
equipaggiamento
e
personale
che
saranno
di
supporto
durante
l’intero
viaggio.
In
totale
il
convoglio
deve
percorrere
una
distanza
di
circa
200
miglia
nautiche,
procedendo
a
una
velocità
media
di
due
nodi.
L’arrivo
nell’area
del
porto
di
Genova
Voltri
è
previsto
per
Domenica
27
Luglio.
Ad
aprire
il
convoglio
c’è
un
team
di
biologi
marini
su
un
mezzo
equipaggiato
con
tecnologie
specifiche
per
l’avvistamento
di
mammiferi
marini.
In
caso
di
avvistamento
di
cetacei,
la
velocità
del
convoglio
sarà
ulteriormente
ridotta.
L’operazione
di
trasferimento
-
informa
Costa
Crociere
- è
gestita
da
Titan
Micoperi,
lo
stesso
consorzio
che
ha
portato
a
termine
la
rimozione
del
relitto,
nel
rispetto
assoluto
delle
normative
e
regolamenti
vigenti
e
con
le
autorizzazioni
e la
supervisione
della
Guardia
Costiera
italiana.
La
rotta
dall’Isola
del
Giglio
a
Genova
scelta
dal
comandante
del
capoconvoglio
è
stata
pianificata
tenendo
conto
dei
principi
fondamentali
della
navigazione
marittima,
della
sicurezza
sul
lavoro,
della
sicurezza
ambientale
e
delle
condizioni
meteo-marine.
Come
sempre,
anche
il
progetto
di
trasporto
del
relitto
di
Concordia
si
basa
su
una
attenta
valutazione
dei
possibili
scenari
di
rischio,
al
fine
di
implementare
misure
preventive
e
definire
modalità
di
gestione
di
qualsiasi
possibile
emergenza.
Oltre
alla
sicurezza,
il
rispetto
dell’ambiente
ha
la
massima
priorità.
Per
mitigare
i
rischi
ambientali
sono
stati
effettuati
campionamenti
delle
acque
interne
al
relitto
per
determinarne
le
caratteristiche
chimico-fisiche;
i
risultati,
resi
noti
dalle
autorità
competenti,
non
hanno
evidenziato
criticità.
Tuttavia,
per
essere
pronti
a
gestire
qualsiasi
evenienza,
è
stato
definito
e
condiviso
con
le
autorità
un
piano
di
gestione
dell’emergenza,
con
mezzi,
equipaggiamenti
e
personale
specializzato
dedicato,
pronto
ad
intervenire
24
ore
su
24.
Durante
l’intero
viaggio
il
relitto
è
tenuto
costantemente
sotto
controllo
da
un
sistema
di
monitoraggio
costituito
da
sensori
di
precisione,
che
consentono
la
continua
valutazione
del
comportamento
dello
scafo.
Una
squadra
di
sommozzatori
specializzati
esperti
in “salvage
operations”,
con
mezzi
e
attrezzature
specialistiche,
è
pronta
a
intervenire
24/24
durante
il
trasporto
per
poter
procedere
ad
ispezioni
e se
necessario
ad
interventi,
anche
subacquei,
di
qualsiasi
tipo.
Nel
convoglio
c’è
anche
un
team
dedicato
all’emergenza
medica,
composto
da
medico
e
paramedico,
pronti
a
fornire
assistenza
in
caso
di
necessità.
Uno
dei
mezzi
navali
è
attrezzato
con
due
camere
iperbariche.
Nel
corso
del
trasporto
i
Rov
(Remote
Operated
Vehicles)
stanno
opereranno
controlli
costanti
intorno
al
relitto.
Dopo
il
suo
arrivo
e il
suo
ormeggio
in
sicurezza
al
porto
di
Genova
Voltri,
il
relitto
di
Concordia
sarà
pronto
per
le
operazioni
di
smaltimento.
La
demolizione
e il
riciclo
del
relitto
saranno
effettuate
da
un
consorzio
composto
da
Saipem
e
San
Giorgio
del
Porto.
L’obiettivo
principale
del
progetto,
oltre
ovviamente
a
completare
con
successo
il
lavoro,
è
quello
di
garantire
il
minimo
impatto
ambientale,
grazie
a
misure
di
tutela
dell’ambiente
all’avanguardia.
Durante
le
attività
di
smaltimento
e
riciclo
si
procederà
al
monitoraggio
costante
di
aria,
rumore,
acque
marine
e
sedimenti.
A
tal
fine,
verrà
impiegato
personale
tecnico
con
esperienza
nella
protezione
dell’ambiente,
nei
progetti
di
recupero
e
nella
gestione
dei
rifiuti.
Tutte
le
aree
di
cantiere
saranno
idoneamente
equipaggiate
di
sistemi
di
contenimento
dell’inquinamento.
Inoltre,
in
coerenza
con
le
normative
nazionali
ed
europee,
i
materiali
provenienti
dalla
demolizione
del
relitto
verranno
smaltiti
e
recuperati
per
circa
l’80%
nei
luoghi
più
vicini
al
Porto
di
Genova
Voltri,
limitando
gli
impatti
sul
territorio.
La
durata
complessiva
del
progetto
di
demolizione
e
riciclo
di
Concordia
è
prevista
in
22
mesi.
Inatnto
il
comune
di
Genova
ha
attivato
il
piano
di
protezione
civile
in
vista
dell’arrivo
a
Voltri.
Lo
ha
annunciato
l’assessore
comunale
alla
protezione
civile,
Giovanni
Crivello.
«Dalle
quattro
del
mattino
e
per
tutta
la
giornata
di
domenica
sarà
attivato
il
tavolo
di
protezione
civile
nella
sala
emergenza
del
Comune,
e
sarà
in
funzione
il
numero
verde
800177797»,
ha
spiegato
Crivello.
Per
tutta
la
giornata
di
domenica,
al
fine
di
garantire
la
sicurezza
per
i
cittadini
e
per
le
manovre
di
entrata
in
porto
della
Concordia,
saranno
impegnate
un
centinaio
di
persone
tra
agenti
di
polizia
municipale,
funzionari
della
protezione
civile
e
volontari.
Il
piano
di
protezione
civile
prevede
la
presenza
di
cinque
pattuglie
della
polizia
municipale
tra
la
zona
di
Pegli
e
Vesima,
su
due
turni,
concentrate
in
particolare
modo
a
Voltri,
oltre
a
quattro
squadre,
per
ogni
turno,
di
volontari.
«Il
nostro
lavoro
e’
quello
di
garantire
la
sicurezza
a
terra
-
continua
l’assessore
- in
strada
e
sulla
spiaggia,
sullo
specchi
d’acqua
saranno
impegnate
le
altre
forze
dell’ordine.
Vigileremo
su
eventuali
criticità
in
spiaggia
e
sul
territorio
dovute
alle
persone
che
andranno
a
vedere
l’arrivo
della
Concordia
e le
operazioni
di
manovra».
www.messaggeromarittimo.it