Caro traghetti, il gruppo misto chiede un esposto all'antitrust
I consiglieri del gruppo misto chiedono che la Regione presenti un dettagliato esposto all'Antitrust sull'"anomalo" rincaro delle tariffe dei collegamenti via mare fra Sardegna e penisola
CAGLIARI.
La Regione dovrebbe
presentare un
dettagliato esposto
all'Antitrust
sull'"anomalo" rincaro
delle tariffe dei
collegamenti via mare
fra Sardegna e penisola.
Lo chiedono, in una
mozione, i consiglieri
del Gruppo Misto in
Consiglio regionale,
Franco Cuccureddu e
Massimo Mulas,
sollecitando presidente
della Regione e
assessore ai Trasporti
affinché a rivolgersi
all'Autorità garante
della concorrenza e del
mercato e a costituire
un tavolo con gli
armatori per concordare
un tetto massimo ai
prezzi dei biglietti sui
traghetti da e per
l'isola. L'obiettivo è
scongiurare il crollo
delle prenotazioni, con
la conseguente crisi del
settore turistico.
"La Tirrenia Spa -
sottolineano i
consiglieri - non
accetta le prenotazioni
per il periodo estivo,
in conseguenza della
precaria situazione
finanziaria e della
imminente gara per la
cessione della totalità
delle quote azionarie e
le tariffe della
Tirrenia, finora, hanno
svolto una funzione
calmierante del mercato.
La base d'asta per la
Tirrenia (e la
controllata Siremar) è
talmente elevata (380
milioni) da aver
dissuaso quasi tutti i
concorrenti (i soli due
rimasti in gara hanno
presentato offerte di
riduzione e quindi
probabilmente saranno
esclusi".
"Sia nel caso di
affidamento alla cordata
formata da coloro che
già operano sulle rotte
per la Sardegna (Aponte,
Onorato, Grimaldi), sia
in quello di gara
deserta, con conseguente
cessione ai privati dei
singoli mezzi e delle
singole rotte, si
eliminerebbe dal
mercato, in maniera
definitiva, l'unico
competitor (pubblico) in
grado di praticare
prezzi accessibili e di
calmierare cos? i
prezzi", proseguono
Cuccureddu e Mulas. Alla
mancata apertura delle
prenotazioni della
Tirrenia è seguito un
"fortissimo incremento
delle tariffe praticate
dagli altri tre
operatori marittimi, che
operano nelle tratte fra
la nostra Isola e
Penisola. "Un'indagine
di Altroconsumo,
l'associazione
indipendente di
consumatori, che dopo
un'attenta analisi delle
tariffe delle maggiori
compagnie di navigazione
operanti da e per la
Sardegna (Grandi Navi
Veloci, Moby Lines e
Sardinia Ferries), ha
messo in luce rincari
medi del 66% con punte
massime fino al 131%",
ricordano i due
consiglieri.
"Ciò significa che una
famiglia media (2 adulti
e 2 bambini) con auto
che volesse trascorrere
la vacanza di agosto in
Sardegna spenderebbe da
un minimo di 722 euro a
un massimo di 1.098
euro, rischiando in
alcuni casi di pagare
più il viaggio del
soggiorno. Non è da
escludere la possibilità
che gli operatori
privati abbiano
costituito un cartello
volto a limitare la
concorrenza, arrecando
danno ai sardi e a
coloro che decidano di
trascorrere le vacanze
nell'Isola".
"L'incremento
esponenziale delle
tariffe", concludono
Cuccureddu e Mulas, "ha
spinto fuori mercato
l'offerta turistica
della Sardegna, non più
competitiva rispetto ad
altre mete