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INFORMAZIONI DA CA.MA.DI. CAPITANI MARITTIMI D'ITALIA

Decreto Ministeriale 30.11.2007

 

Il presidente Iacomino ha incontrato, 7 aprile u.s., un noto costituzionalista ed allo stesso ha consegnato una richiesta di parere su alcune norme del D.M. 30.11.2007, cioè quello che cancella i “Titoli Professionali” (art. 1 e art. 2) ed introduce,

al posto di questi, umilianti qualifiche.

E’ quello che converte, attraverso “i corsi di allineamento di 500 ore”, i diplomati di altri istituti tecnici e licei (vedi geometra, perito industriale, etc), in ufficiali di bordo.

La differenza è che tale decreto, con gli articoli 3 e 12 comma 3 dell’allegato “A”, legalizza la doppia attività, aggiungendo quella “nautica”.

Ciò che comporta tale ingiustizia lo si affida all’intelligenza del lettore.

L’Associazione, dopo l’ottenimento del parere e gli eventuali altri ricorsi suggeriti, intratterrà le parti interessate, in una pubblica conferenza nella Città di Napoli.

Intanto, anche il Tar-Lazio, che avrebbe dovuto esprimere un suo parere, su tale decreto, a distanza di circa tre anni, dal ricorso presentato dal proprio socio cap. Spina Antonio, non ha ancora emesso alcun pronunciamento.

 

Incontro con altre Associazioni di categoria

 

Il Presidente Iacomino il giorno 11 aprile p.v. sarà a Genova per incontrare i Presidenti di altre Associazioni professionali e di categoria per l’esame del documento scaturito alla conferenza di Piano di Sorrento del 28 marzo u.s.

 

Moby Prince - 20 anni dopo

 

Il 10 Aprile del 1991, si registrò nella storia della Marina Mercantile, la più devastante tragedia del mare del secolo scorso.

Ciò avvenne, alla partenza del traghetto della NAVARMA "MOBY PRINCE” che era diretto ad Olbia, con un rapidità allucinante che impedì a qualsiasi tipo di soccorso di prestare aiuto alle 141 persone che si trovavano a bordo.

Dall’incendio che sviluppò l’evento causato nella “collisione" con l’AGIP ABRUZZO, si salvò una sola persona, il mozzo Alessio, perché rifugiatosi sulla “normale”, il luogo più alto della nave.

La rapidità, con la quale la nave fu avvolta dalle fiamme, portano a pensare alla qualità del carico esistente nel garage.

Ancora oggi, il comitato dei familiari delle vittime, si interroga nel dubbio che non fosse stata fatta chiarezza processuale sulla dinamica dell’incidente.

Anche al Presidente Iacomino, arrivato sul luogo della tragedia nella mattinata del giorno dopo, nella sua qualità di responsabile amministratore della Città di Torre del Greco alle problematiche del mare, insieme ad altri amministratori del tempo, non ha mai fatto parte di commissioni di indagini, permane lo stesso dubbio.

 


Stampa questa pagina  10-04-2011

 

                                          

 

 

 

   

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