Movimento 5 Stelle o tu scendi dalle Stelle??

Buonasera Direttore,

mi consenta di averle suggerito il titolo a questa mia.

Ma i 5 stelle scendono proprio dalle stelle, come la nota canzoncina di Natale?

Cioè per capire e comprendere le criticità e i problemi dei marittimi, c’è bisogno di incontrarli e di fare la relazione scritta?

Cioè ad oggi 02 Novembre 2018, quando abbiamo un governo 5 stelle /Lega che in campagna elettorale affermavano di prendersi a cuore i problemi che la nostra categoria aveva sollevato e notificato anche con raccomandate A/R e mail certificate, c’è ancora la necessità di capire?

Cioè stiamo ancora a questo livello?

Scusate, ma mi sa tanto di ennesima presa per i fondelli, dal momento che il Deputato Gallo era già stato ampiamente informato su quali fossero stati i nostri problemi ( o dobbiamo pubblicare on line, anche date delle varie comunicazioni scritte con annesso il contenuto, in modo che tutti aprano gli occhi?).

Allora mi chiedo e mi domando soprattutto, a cosa sono serviti gli incontri fatti con confitarma e le altre associazioni e sindacati vari se ad oggi, il Deputato Gallo, e i 5 Stelle, devono ancora comprendere i problemi dei marittimi? Soltanto a parlare di quanto sia importante la formazione per i marittimi? Certo importante si, ma di sicuro non per le nostre tasche, ma di altri..

Vorrei ricordare ai 5 stelle, che i problemi dei marittimi italiani sono stati messi nero su bianco con raccomandate a/r e anche con e-mail certificate PEC indirizzate precedentemente e successivamente alle elezioni politiche, dove veniva data risposta che se i 5 stelle fossero andati al governo, tante cose sarebbero cambiate in meglio.

Bene, ora i 5 stelle stanno al governo, e stiamo ancora qui a discutere su quali siano i problemi dei marittimi? Cioè invece di andare avanti e risolvere i nostri problemi torniamo indietro, ai tempi delle indagini pre elettorali e dei teatrini?

Vabbè stendiamo un velo pietoso.

Quello che c’è da fare con celerità e cioè le vere criticità dei marittimi da risolvere in tempi stretti, a detta di molti miei colleghi e anche di armatori, armatori che non sono soltanto gli Onorato o i Grimaldi di cui le loro vicende commerciali francamente non ci interessano proprio, perché alla fine noi marittimi veniamo solo spremuti come limoni, e quando non serviamo più, buttati via nel dimenticatoio generale. Ebbene ci sono tantissimi armatori in Italia e nel Mondo, che criticano severamente l’operato fatto sin’ora dai precedenti governi, e dagli addetti del MIT, in quanto il marittimo italiano non conviene né a se stesso, ne ad armatori italiani o stranieri che essi siano.

Intanto è prima di tutto e con estrema urgenza, si deve abolire il corso direttivo per coloro i quali hanno già ottenuto l’abilitazione da primo ufficiale precedentemente all’entrata in vigore del decreto inciucio del 2016. Altrimenti entro il 31 Dicembre 2018, moltissimi ufficiali, comandanti e direttori, che oggi svolgono egregiamente ruoli chiave a bordo, con mansioni direttive si troveranno nella condizione di non poter più lavorare a meno che non si fanno i soliti corsi e corsetti…. Trascuriamo il discorso di chi, come, quando e perché abbia richiesto un tale corso così assurdo quale quello direttivo, in quanto non lo ha chiesto né l’Europa, né l’Emsa, né l’IMO, ma è tutta una genialata degli addetti del MIT, per favorire chissà chi, forse i centri di formazione, dal momento che un refresh, cioè un aggiornamento di un corso mams costa 1000 euro. Quindi trascuriamo questi elementi che invece comunque sono srissimi, ma concentratevi per emanare al più presto un nuovo decreto Legge o una proroga affinchè una tale porcheria venga stoppata.

2) La nostra amministrazione deve riconoscere validi i corsi di formazione eseguiti all’interno della UE, essendo noi membri dell’Unione Europea. Invece ad oggi, vi è discriminazione da parte del Mit, in quanto ai fini di rilascio, rinnovo, o adeguamento titoli, si riconoscono validi solo i corsi effettuati nei soliti centri di formazione italiani. Tali corsi hanno un costo per le famiglie dei marittimi e non sono rimborsabili. Agli armatori stranieri i marittimi italiani non gli convengono, in quanto perché dover pagare due volte corsi inutili quando in altri paesi questo non accade. I marittimi italiani sono diventati collezionisti di corsi.

3)Snellire e agevolare la mobilità del marittimo italiano, in quanto il precedente governo Renzi, con il suo Ministro Del Rio, ha incasinato ancora di più le procedure per registrare la navigazione estera. Un tempo bastava timbro consolato e prefettura, oggi invece a momenti ci vuole anche l’autentica del Papa. Vi è una confusione totale, fatta di leggi e leggine, decreti e circolari, che confondono e distorgono totalmente gli addetti ai lavori, sia i lavoratori marittimi , sia gli operatori delle capitanerie di porto, costretti ad interpretare anche loro con non poche difficoltà una marea di leggi assurde e poco produttive se non per i soliti noti….

In pratica partiamo subito con queste modifiche per dare respiro e occupazione a tanti marittimi italiani, perché il vero marittimo, conosce la flessibilità e la mobilità, ma se il governo ci mette i bastoni fra le ruote, ebbene non saranno pochi quelli che si troveremo presto senza un lavoro e sicuramente saranno un numero maggiore e di quelli che si stanno eventualmente generando dalla “pseudo battaglia” fra gli onorato e grimaldi”.

Distini saluti

Lettera firmata

 

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