Pensioni anticipate e quota 100: nuova bocciatura dei tecnici internazionali

Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 24 aprile 2019 vedono emergere nuovamente la preoccupazione dei tecnici internazionali in merito alla quota 100 ed al peso dei recenti interventi di flessibilità previdenziale sulla tenuta dei conti pubblici. Una posizione che però non sembra essere condivisa dall'Inps, dove Pasquale Tridico sottolinea la sostenibilità della misura.

Pensioni flessibili e quota 100: Moody's esprime preoccupazione

Dalle agenzie di rating internazionali arriva una nuova bocciatura delle pensioni anticipate tramite la quota 100.

Ad esprimersi in tal senso nella giornata di ieri è stata Moody's, sottolineando il peso del comparto previdenziale rispetto al Prodotto interno lordo del nostro Paese. Secondo quanto evidenziato all'interno di un report appena diffuso, l'Italia impiega all'incirca il 15% del Pil per coprire i costi relativi agli assegni previdenziali lordi, cioè il 30% della spesa complessiva al netto degli interessi. Ma a preoccupare i tecnici è il trend attualmente in corso, con la prospettiva di una salita di questo dato nel prossimo futuro a causa dei nuovi interventi di flessibilizzazione del sistema previdenziale.

Un fenomeno che si sta verificando in maniera maggiore rispetto a quanto non avviene negli altri Paesi europei. Così, secondo Moody's, "la recente decisione del governo di modificare importanti aspetti delle precedenti riforme pensionisticheaggiungerà pressioni sulla spesa pubblica in un Paese già fortemente indebitato".

Tridico (INPS): Q100 è una misura assolutamente sostenibile

Non si è fatta attendere la replica indiretta in arrivo dall'Inps in merito alle ultime osservazioni dei tecnici internazionali.

Il Presidente Pasquale Tridico ha infatti esposto il proprio pensiero durante un'intervista rilasciata a Radio Capital, nella quale ha spiegato che la nuova quota 100 rappresenta una misura "assolutamente sostenibile, anche perché è per il prossimo triennio e non per 10 anni". In questo senso, secondo l'economista "va considerata come altri scivoli, anche se certamente è un po' più importante". Ad una domanda posta in merito alle proiezioni ed agli avvertimenti lanciati dal precedente Presidente Inps Tito Boeri, Tridico ha spiegato che le stime sull'aumento del debito previdenziale di 100 miliardi con la nuova quota 100risultavano esagerate, visto che non prendevano in considerazione la natura sperimentale dell'opzione.

Infine, dall'Inps si sottolinea che il nuovo meccanismo di prepensionamento avrà un riscontro positivo anche sul riavvio del turn over, visto che nella pubblica amministrazione metà di coloro che usufruiscono del nuovo meccanismo di quiescenza saranno sostituiti tramite concorsi e nuove assunzioni.

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