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Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01365
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo presentato
Venerdì 12 ottobre 2018
modificato
Lunedì 15 ottobre 2018, seduta n. 63

 

FRATOIANNI, STUMPO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

nel 2015, Onorato Armatori riassettava la propria società «Moby» e acquisiva il 100 per cento di Compagnia italiana di navigazione (Cin)-Tirrenia;

all'atto dell'acquisizione, Cin chiudeva l'esercizio 2014 incrementando il patrimonio netto e migliorando la posizione finanziaria con una riduzione dell'indebitamento netto di circa 48 milioni di euro rispetto al saldo precedente;

la gestione della Onorato Armatori, al contrario, ad avviso dell'interrogante si è caratterizzata per un preciso disegno di svuotamento dell'autonomia gestionale di Cin dislocando presso la sede di Milano della «Moby» i settori operativi della società e privando Napoli del centro decisionale e della possibilità di essere volano di sviluppo per le imprese – soprattutto meridionali – che gravitavano nell'area degli appalti per le manutenzioni e le forniture alle navi della flotta;

lo stesso patrimonio aziendale della Cin, con l'assenso della Tirrenia in amministrazione straordinaria, fu aggredito mediante la progressiva vendita di navi sostituite da un gioco incrociato di noleggi tra navi estere e navi di proprietà Moby;

il rapporto tra Compagnia italiana di navigazione Moby con la Tirrenia in amministrazione straordinaria, secondo l'interrogante si è distinto per ambiguità e potenziali conflitti di interesse. Basti ricordare il rapporto fra Onorato e l'avvocato Caravita di Toritto, legale di Moby nelle sue maggiori controversie legali, affiancato al commissario straordinario di Tirrenia durante il Governo Renzi dall'allora Ministra dello sviluppo economico Federica Guidi;

alla fine del 2015, dei 380 milioni di euro complessivi Onorato doveva pagare 180 milioni in tre rate equivalenti (scadenza 2016, 2019, 2021) e una tranche da 62 milioni, cui erano state legate a garanzia le navi della flotta. Cin chiese e ottenne di pagare anticipatamente questa posta in cambio della cancellazione delle ipoteche sulle navi Tirrenia; sul piano occupazionale la Onorato Armatori ha ridimensionamento le garanzie contrattuali del personale navigante attraverso una diminuzione di contratti a tempo indeterminato in favore di una precarizzazione del lavoro;

i risultati finanziari continuano a destare gravi preoccupazioni: nel 2016 la caduta del bond da 300 milioni (borsa di Lussemburgo) dovuta all'insoddisfazione degli investitori, nel 2017 il downgrade di Moody's (da B1 a B3) ed un nuovo pesante crollo del bond;

nella relazione di Moody's si legge «La decisione di ridurre Moby di due tacche riflette la continua erosione delle metriche di credito dell'azienda, le limitate prospettive di inversione di tendenza e preoccupazioni di liquidità in quanto la società deve affrontare flussi di cassa potenzialmente significativi nei prossimi 12-18 mesi sulla scia di una multa antitrust italiana e un'indagine in corso da parte della Commissione europea»;

nel primo semestre del 2018 l'indebitamento complessivo risulta essere di 692 milioni di euro e l'esposizione finanziaria netta risulta negativa per 483 milioni per effetto di una cassa pari a 205 milioni al 30 giugno;

l'andamento della stagione estiva 2018 accusa una flessione dei flussi commerciali da e per la Sardegna;

le insistenti voci di ulteriori vendite di navi di proprietà di Cin-Tirrenia, gli adombrati trasferimenti da Napoli a Livorno di uffici e personale fanno da cornice al progetto di incorporazione di Moby in Cin-Tirrenia, operazione che rischia di fallire clamorosamente come già sperimentato con Alitalia, con la differenza che allo Stato rimarrebbero solo i dipendenti Tirrenia e una montagna di debiti –:

se il Governo intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, per scongiurare lo smembramento in atto della società Cin ad opera della proprietà «Onorato Armatori» che rischia di determinare un danno per la stessa compagnia, per i lavoratori e per le aziende dell'indotto, soprattutto meridionali che vivono grazie alle commesse e alla presenza di Cin che prima della cessione alla nuova proprietà vantava risultati economici e produttivi positivi. 
(4-01365)

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