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rubrica curata dal dott. Pasquale De Delectis

TUTTO PENSIONE LE DOMANDE DEI NOSTRI LETTORI

 

PER LE TUE DOMANDE INVIA EMAIL napoli@patronato.anmil.it 

 

27-12-2016

Da: michele.bonfiglio@tiscali.it [mailto:michele.bonfiglio@tiscali.it]
Inviato: martedì 27 dicembre 2016 10:52
A: napoli@patronato.anmil.it
Oggetto: (nessun oggetto)

 

SONO UN COM.TE DI LUNGO CORSO HO 24 ANNI E 8 MESI DI NAVIGAZIONE EFFETTIVA.
Le chiedo se posso andare in pensione per anzianità oppure in pensione per vecchiaia
a 66 anni e sette mesi-
RINGRAZIANDOLA PORGO DISTINTI SALUTI

MICHELE BONFIGLIO VIA DELL'OLMO

 

Buongiorno, in merito alla sua richiesta non avendo tutti gli elementi a disposizione, posso solo dirle che i 24 anni 8 mesi di navigazione effettiva, pur considerando eventuali prolungamenti, non maturano il diritto alla pensione di vecchiaia anticipata ( ex anzianità).

Per quanto concerne l’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia, attualmente, è 66 anni e 7 mesi.

 

Nella speranza, di aver soddisfatto la sua richiesta, le auguro buon annno.

 

Pasquale De Dilectis

Direttore Patronato Anmil Napoli

 

 

20-12-2016

Buona Sera Dott. De Delectis,sono un marittimo in pensione dal 1/2/2014 con A.I.O. Tra poco dovrò fare la prima visita di revisione triennale, ho presentato domanda e attendo la chiamata a visita. Le chiedo se questi tre anni di I.O. Danno diritto a contribuzione figurativa in assenza di contribuzione da lavoro. In caso di risposta positiva mi attiverò per accedere a un trattamento pensionistico che mi lasci vivere in serenità. In attesa di sue notizie porgo Cordiali Saluti.   D.M.

P.S. Risiedo a Modena dove non vi sono patronati con competenze sui marittimi, potrei chiedere a Lei di effettuare un controllo sul mio montante contributivo? Grazie .

 

Buongiorno Sig. Mastropiero, durante  il periodo di godimento dell'assegno ordinario di invalidità, ai sensi della legge 222/84, in assenza di altra contribuzione, viene riconosciuta come contribuzione figurativa utile  esclusivamente per la maturazione del diritto a pensione di vecchiaia e non per poter accedere a trattamenti pensionistici anticipati.

   Non conoscendo la sua età, posso solo dirle che la pensione di vecchiaia spetta a 66a 7 mesi e solo in questa occasione, in mancanza del requisito contributivo, i contributivi figurativi concorrono per il diritto.

 

Nella speranza di aver soddisfatto la sua richiesta, le auguro buone feste.

 

La Direzione

 

 

19-12-2016

Oggetto: estratto conto

 

Buongiorno  

Sono un marittimo in attivita’   nel mio estratto conto  inps non risultano  i 18 mesi  come allievo ufficiale di coperta  con la “Tirrenia di navigazione”  svolti   dal  1974 al  1978.

Cosa devo fare ??? 

Ho presentato nel  maggio 2016    una esplorativa per pensione all’inps  ancora attendo risposta .

 Grazie-saluti

Cslc Montalbano Francesco  

 

Buongiorno, non deve fare assolutamente nulla, per il semplice motivo che i contributi inerenti all’ attività marittima versati prima del 01.01.1980, fanno parte della soppressa Cassa Previdenza Marinara, pertanto vanno riconosciuti in automatico se il periodo di navigazione rispetta i parametri imposti dall’ex legge 413/84. ( Stazza lorda, tonn. Potenza cavalli per asse ).

Nel calcolo della domanda esplorativa marittima, sono inclusi anche i periodi dal 1974 al 1978 ma gli stessi non li troverà mai sull’estratto conto.

Stia tranquillo che è normale nel suo caso.

 

Cordiali Saluti

 

La Direzione

 

 

16-12-2016

Buonasera Dott. De Dilectis 

Sono un ex marittimo con pensione di inabilità marittima , con rendita di infortunio.

Ho versato il mio primo contributo il 16/09/75.

Ho 56 anni compiuti ed attualmente sto lavorando fino al 7 gennaio. L'azienda ha chiesto il licenziamento collettivo in base alla legge 233/91. Volevo sapere se , considerando la mia situazione , fosse possibile chiedere la mobilità , dato che la rendita di infortunio assorbe la pensione marittima in base a quanto è disposto nella riforma Dini (art. 1 comma 43 della legge 335). Nel caso in cui le servissero ulteriori chiarimenti circa la mia domanda , sono a completa disposizione.  La ringrazio anticipatamente. 

 

Cordiali Saluti

 

Cormio Giuseppe

 

Buongiorno Sig. Cormio, in riferimento alla sua richiesta faccio presente quanto segue:

 

 

  Nel suo caso la mobilità è incompatibile con pensione di inabilità marittima, nel senso che all’atto dell’invio della domanda dovrà optare se per l’una o l’altra, se decide di beneficiare della mobilità la pensione di inabilità marittima verrà sospesa per tutto il periodo di godimento della prestazione.

Anche per la rendita da infortunio la normativa stabilisce, che  nel caso in cui il periodo di infortunio coincida con quello di mobilità, il pagamento della

relativa indennità dovrà essere sospeso per tutto il periodo in cui viene indennizzato l’infortunio da parte dell’INAIL.

Quindi, in conclusione, sia la pensione di inabilità che la rendita da infortunio sono incompatibili con la mobilità.

 

Cordiali Saluti

 

La Direzione

 

 

 

17-11-2016

Egr. Dott. De Dilectis,

sono un marittimo, direttore di macchina ed ho 48 anni.

Da circa un anno mi è stata diagnosticata una malattia rara,  ovvero l’acromegalia, originata da un adenoma  ipofisiario GH secernente, al momento non asportabile chirurgicamente.

A causa dei danni prodotti dalla malattia ho già eseguito alcuni interventi chirurgici intervallati da periodi di ricovero per monitorare la malattia. E dovrò continuare a sottopormi a controlli periodici a tal fine.

In questo ultimo anno ho lavorato alcuni mesi ed attualmente sono in malattia e sto eseguendo terapia farmacologica, in vista dell’intervento chirurgico che si spera risolutivo della malattia, ma che nel contempo potrà essere eseguito presumibilmente non prima di qualche anno.

Vorrei  sapere se, data la mia condizione fisica, io possa aver diritto a qualche prestazione erogata dall’Inps, che non comprometta la mia situazione lavorativa  in quanto intenderei  continuare a lavorare essendo anche relativamente giovane.

Provando a documentarmi, mi è parso di capire che potrei aver diritto all’assegno ordinario di invalidità e vorrei,  appunto, chiederle se è così e se  l’eventuale infermità fisica, accertata a tal fine,  possa farmi rischiare  il ritiro del libretto di navigazione.

Nel ringraziarla anticipatamente per la risposta,

la saluto cordialmente.

DM Gennaro Esposito

 

 

Buongiorno Sig. Esposito, in riferimento alla sua richiesta faccio presente quanto segue:

 

L’assegno ordinario di Invalidità è compatibile con qualsiasi attività lavorativa, quindi lei potrebbe presentare domanda di riconoscimento all’Inps per il riconoscimento della prestazione e se riconosciuto l’istituto liquiderebbe una prestazione data con tutti i contributivi, sia derivanti da attività marittima che non marittima.

L’assegno pur essendo compatibile con qualsiasi attività, può subire delle decurtazioni in presenza di redditi ( legge 335/95 ) oltre alla trattenuta quota lavoro sullo stipendio.

Per quanto concerne la problematica legata alla sua attività marittima è difficile dirle cosa può succedere, perché la Cassa marittima ( ex Ipsema ) potrebbe, durante la cura, richiedere, in qualsiasi momento, la visita presso CM istituita presso la Capitaneria di Porto per valutare l’idoneità alla navigazione, a prescindere dalla titolarità di una prestazione erogata dall’Inps.

Quindi il pericolo è sempre dietro l’angolo quando ci sono particolari situazioni, specialmente se le patologie non sono risolutive o possono arrecare danno per il tipo di attività che viene svolto a bordo.

Nella speranza di aver soddisfatto la sua richiesta di chiarimenti, le porgo cordiali saluti

 

 

Pasquale De Dilectis

Patronato Anmil Napoli

 

 

10-11-2016

Buonasera,

anzitutto grazie per la celerità e la completezza della risposta.

Però non ho capito perchè il conteggio è stato effettuato tenendo conto del “cavallo” tra il ‘91 e il ‘92 anzichè il ‘95 e il ‘96.

E quindi, se come presume, la mia situazione è corretta, io sono quindi ritenuto “invalido” anche se invalido non sono? E non c’è modo di evitare che l’INPS mi trattenga una parte della pensione in caso trovassi lavoro a terra, ovviamente in regola? Non è che mi sembra una cosa tanto giusta questa, considerato il fatto che richiedere una nuova visita medica per l’invalidità molto probabilmente mi verrebbe respinta di nuovo e comunque credo(se ho capito bene),che in quel caso l’INPS mi vieterebbe qualunque lavoro a terra, anche se (sempre se ho ben capito), mi verrebbero accreditati 19 mesi di lavoro svolto a terra quando ero ragazzo e forse percepirei anche l’assegno di invalidità,oltre naturalmente alla mia attuale pensione.Ma perchè l’INPS mi considera “invalido” se poi il medico ha ritenuto che non ci siano i requisiti per esserlo?

In sostanza dovrò aspettare il compimento del 66mo anno di età per vederla trasformata in pensione di anzianità e vedermi accreditati i contributi rimanenti, con conseguente svincolo delle restrizioni attuali?

Di nuovo un grazie per la pazienza, buona serata

Carlo Mannucci

Buon pomeriggio, in merito alla sua richiesta di chiarimenti faccio presente quanto segue:

 

I primis lei è Titolare di una pensione di inabilità marittima che è regolata dalle norme previste dalla legge 413/84, cosa significa ?

 

Significa che la sua pensione è calcolata con i contributi che derivano esclusivamente da attività marittima:

 

1)   Navigazione Effettiva;

2)   Prolungamenti ex artt. 24.25 legge 413/84;

3)   Servizio Militare ( anche se svolto a terra )

4)   Disoccupazione/Naspi ect a seguito di attività marittima;

5)   Periodi di malattia ( Cassa Marittima )

 

  Pertanto la sua pensione è calcolata nella misura di 33 anni e 7 mesi circa, con l’esclusione di eventuali periodi di lavoro a terra svolti, i periodi che vengono presi per il calcolo di pensione ( nel caso specifico nel sistema retributivo ) sono le retribuzione esclusivamente di lavoro marittimo, pertanto sono state prese le retribuzioni marittime degli ultimi cinque anni per i contributi al 31.12.92 e le retribuzione degli ultimi 10 anni per i contributi successivi al 31.12.1992 fino alla cessazione del rapporto di lavoro.

  Il calcolo di una pensione marittima è molto complesso perché basta un periodo di prolungamento o periodi di malattia neutralizzati che potrebbero portare ad una diminuzione della retribuzione media settimanale; ecco perché molti marittimi pur avendo lavorato sulla stessa nave con le stesse mansioni e gli stessi anni si trovano con pensioni completamente diverse.

Per essere preciso, non posso dire se la pensione è calcolata correttamente, perché non ho i dati per poterla svilupparla, ma guardando gli anni è la pensione penso che la stessa  sia stata liquidata tenendo conto di una retribuzione media degli ultimi 10 anni di circa 2400/2500 € ( Ripeto ragionamento non corretto ) e chiaro che parliamo di retribuzione media, quindi oggi molto più alta e dieci anni prima molto più bassa.

Per quanto concerne la pensione di inabilità ai sensi della legge 222/84, è una legge diversa e può essere applicata anche ai lavoratori marittimi, ma nel suo caso non ha avuto il riconoscimento, se in caso contrario l’avesse avuto l’Inps avrebbe liquidato una pensione completa inserendo i contributi di lavoro a terra oltre a riconoscere una maggiorazione per i contributi mancati fino al compimento del 60esimo anno di età, con l’obbligo della cessazione dell’attività lavorativa.

Mentre, si ci fosse stato il riconoscimento dell’assegno ordinario di invalidità, legge 222/84, l’Inps avrebbe provveduto alla liquidazione della prestazione considerando sia i contributi marittimi che quelli non marittimi e nel caso specifico non è obbligatoria la cessazione da qualunque attività marittima.

In conclusione, ho notato che  ha confuso i due ordinamenti, facendo delle considerazioni sulla 222/84 che non viene applicata in presenza di una non idoneità alla navigazione.

Cosa posso consigliarvi, credo che la prima cosa da fare valutare se ci sono i presupposti per ri-presentare la domanda di assegno ordinario di invalidità, questo tipo di prestazione vi darebbe diritto, qualora ci fosse il riconoscimento, alla liquidazione di un prestazione includendo i contributi di attività non marittima ( ad esempio comandate ), con incremento della pensione, altri consigli non saprei, dalla mia esperienza posso dirvi che probabilmente la pensione è calcolata correttamente.

 

Nella speranza di aver soddisfatto la sua richiesta, le porgo cordiali saluti

 

Pasquale De Dilectis

Direttore Patronato Anmil Napoli

 

09-11-2016

Buongiorno, a seguito del colloquio telefonico del 09/11/2016 con il sig.Russo in cui manifestavo le mie perplessità nei confronti del trattamento pensionistico di cui usufruisco dal luglio del 2012 quale marittimo a cui è stato ritirato il libretto di navigazione a seguito della decisione della commissione medica per due interventi di ernia discale,Vi scrivo la presente esponendo dettagliatamente il motivo per cui mi rivolgo a Voi, non avendo trovato, secondo me, le competenze adeguate in materia presso gli sportelli INPS di Genova, anche perchè la materia in campo marittimo è complessa.

 

In sostanza, sono stato dichiarato INABILE ALLA NAVIGAZIONE, con conseguente accesso pensionistico previdenziale sulla base dei contributi versati (34 anni), che l'INPS considera PENSIONE DI INVALIDITA',con conseguente INCUMULABILITA' CON REDDITO PER ATTIVITA' LAVORATIVA, trattenendomi nell'ipotesi appunto di attività lavorativa a terra, le somme giornaliere di cui all'allegato N°2, cosa che già di per sè contesto, dato che io sono dichiarato INABILE ALLA NAVIGAZIONE, non con invalidità nè parziale nè tantomeno totale per qualsivoglia lavoro A TERRA.

Dall’allegato N°1 che Vi invio si legge:

 

L'inabilità identifica uno stato di invalidità al 100% in cui il soggetto non può svolgere alcuna attività lavorativa, nemmeno a carattere

temporaneo. Il nostro ordinamento prevede due trattamenti di inabilità a seconda se il soggetto abbia o meno contribuzione

accreditata nel proprio conto correnteassicurativo. Si tratta dell'inabilità previdenziale, regolata dalla legge 222/1984.

 

La differenza sta nel fatto che la mia inabilità è ristretta alla possibilità di imbarcare.

Sempre dall’allegato N°1:

 

La misura

La prestazione è calcolata, in linea generale, sulla base dei contributi effettivamente versati. Il sistema di calcolo è misto se c'era contribuzione antecedente il 1996 secondo quanto prevedono le regole generali: retributivo sino al 2011 se c'erano almeno 18 anni di contributi accreditati entro il 31.12.1995 e contributivo sulle quotesuccessive; oppure, se c'erano meno di 18 anni di contributi al 31.12.1995, il calcolo

contributivo scatta su tutte le quote successive al 1° gennaio 1996. Per gli iscritti successivi al 1996 il calcolo è tutto contributivo. Ai fini della determinazione della misura c'è tuttavia una specifica normativa che consente di "sganciare" l'importo della pensione dai contributi versati per aiutare a conseguire un assegno piu' elevato. Nello specifico, per le pensioni liquidate nel sistema misto o nel sistema contributivo, l'anzianità contributiva maturata viene incrementata virtualmente (nel limite massimo di 2080 contributi settimanali, pari a 40 anni) dal numero di settimane

intercorrenti tra la decorrenza della pensione di inabilità e il compimento dei 60 anni di età (messaggio inps 219/2013). Questa contribuzione deve essere quantificata prendendo a base le medie contributive pensionabili possedute negli ultimi cinque anni e rivalutate ai sensi dell'articolo 3, comma 5 del Dlgs 503/1992. Il coefficiente di trasformazione, come per gli assegni di invalidità, dovrà essere quello relativo all'età di

57 anni per i soggetti che hanno un'età inferiore.

 

Quello che ,oltre a tutto il resto secondo me è scorretto, è che l’INPS ha effettuato i conteggi dividendoli tra il 31 /12/1992 e il 1/1/1993 , come potete vedere dall’estratto dell’allegato N° 2, e non (con il sistema contributivo) fino al 31/12/1995 in base alla legge di cui sopra.

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Buon pomeriggio, in merito alla sua richiesta di chiarimenti faccio presente quanto segue:

 

I primis lei è Titolare di una pensione di inabilità marittima che è regolata dalle norme previste dalla legge 413/84, cosa significa ?

 

Significa che la sua pensione è calcolata con i contributi che derivano esclusivamente da attività marittima:

 

1)   Navigazione Effettiva;

2)   Prolungamenti ex artt. 24.25 legge 413/84;

3)   Servizio Militare ( anche se svolto a terra )

4)   Disoccupazione/Naspi ect a seguito di attività marittima;

5)   Periodi di malattia ( Cassa Marittima )

 

  Pertanto la sua pensione è calcolata nella misura di 33 anni e 7 mesi circa, con l’esclusione di eventuali periodi di lavoro a terra svolti, i periodi che vengono presi per il calcolo di pensione ( nel caso specifico nel sistema retributivo ) sono le retribuzione esclusivamente di lavoro marittimo, pertanto sono state prese le retribuzioni marittime degli ultimi cinque anni per i contributi al 31.12.92 e le retribuzione degli ultimi 10 anni per i contributi successivi al 31.12.1992 fino alla cessazione del rapporto di lavoro.

  Il calcolo di una pensione marittima è molto complesso perché basta un periodo di prolungamento o periodi di malattia neutralizzati che potrebbero portare ad una diminuzione della retribuzione media settimanale; ecco perché molti marittimi pur avendo lavorato sulla stessa nave con le stesse mansioni e gli stessi anni si trovano con pensioni completamente diverse.

Per essere preciso, non posso dire se la pensione è calcolata correttamente, perché non ho i dati per poter sviluppare il calcolo di pensione, ma guardando gli anni è la pensione penso che la pensione sia stata liquidata tenendo conto di una retribuzione media degli ultimi 10 anni di 2400/2500 € ( Ripeto ragionamento non corretto ) e chiaro che parliamo di retribuzione media, quindi oggi molto più alta e dieci anni prima molto più bassa.

Per quanto concerne la pensione di inabilità ai sensi della legge 222/84, è una legge diversa e può essere applicata anche ai lavoratori marittimi, ma nel suo caso non ha avuto il riconoscimento, se in caso contrario l’avesse avuto l’Inps liquiderebbe una pensione compresi i contributi di lavoro a terra oltre a riconoscere una maggiorazione per i contributi mancati fino al compimento del 60esimo anno di età, con l’obbligo della cessazione dell’attività lavorativa.

Mentre, si ci fosse stato il riconoscimento dell’assegno ordinario di invalidità, legge 222/84, l’Inps provvede alla liquidazione della prestazione considerando sia i contributi marittimi che quelli non marittimi ed il percettore dell’assegno può svolgere attività lavorativa, con le dovute applicazioni previste dalla legge in termini di incumulabilità.

In conclusione, ho notato che  ha confuso i due ordinamenti, facendo delle considerazioni sulla 222/84 che non viene applicata in presenza di una non idoneità alla navigazione.

Cosa posso consigliarvi, credo che la prima cosa da fare valutare se ci sono i presupposti per ri-presentare la domanda di assegno ordinario di invalidità, questo tipo di prestazione vi darebbe diritto, qualora ci fosse il riconoscimento, alla liquidazione di un prestazione includendo i contributi di attività non marittima ( ad esempio comandate ), con incremento della pensione, altri consigli non saprei, dalla mia esperienza posso dirvi che probabilmente la pensione è calcolata correttamente.

 

Nella speranza di aver soddisfatto la sua richiesta, le porgo cordiali saluti

 

Pasquale De Dilectis

Direttore Patronato Anmil Napoli

 

 

02-09-2016

Giuseppe Scognamiglio [mailto:scg.giuseppe@virgilio.it]
Inviato: giovedì 1 settembre 2016 20:48
A: napoli@patronato.anmil.it
Oggetto: Contributi Cassa integrazione

 

Egr. Dott. De Delectis,

sono Scognamiglio Giuseppe, vorrei una delucidazione per quanto riguarda i contributi di cassa integrazione; essendo stato dal 1982 al 1987 e maturando più di quattro di cassa integrazione(allora dipendente del ex Flotta Lauro), vorrei sapere se rientravano come contributi per il raggiungimento dei vent’anni per l’anticipata macchina o come vengono considerati i suddetti.

In attesa di una sua risposta, la ringrazio anticipatamente.

 

Buongiorno, Sig. Scognamiglio, in riferimento alla sua richiesta le faccio presente quanto segue: 

I contributi della Cassa Integrazione non concorrono né per il diritto e né per la misura alla pensione anticipata di macchina, essendo considerati

Contributi di lavoro a terra e le verranno riconosciuto al raggiungimento dell’età pensionabile della pensione di vecchiaia  obg ( art. 36 legge 413/84 ).

Cordiali Saluti

Pasquale De Dilectis

Patronato Anmil

 

 

01-09-2016

"ENRICO FORMISANO" <enricoformisano@gmail.com> ha scritto:

Egr.Direttore Pasquale De Delectis, sono Formisano Enrico marittimo elettricista, ex dipendente Saremar in CRL dal 2002 fino al 2016 quando per “esigenze” politiche ha chiuso per fallimento. Essendo nato il 10/09/1960, dovrei accedere alla pensione anticipata di macchina, secondo le ultime notizie apprese da Lei tramite il sito torre d’amare, a 58 anni e 7 mesi più (3/4 mesi) di aspettativa di vita, quindi nel 2019 finestra di accesso prevista luglio/agosto.
Volevo chiederLe che documentazione ha bisogno per fare una esplorativa della mia situazione contributiva ed eventualmente pensionistica dal suo patronato, naturalmente pagando il dovuto.
Essendo attualmente disoccupato ne avrei bisogno per sapere se ho già raggiunto i contributi minimi per accedere alla pensione anticipata e restare in attesa del raggiungimento del requisito anagrafico, oppure devo ancora navigare per mancanza di requisiti contributivi, in quest’ultimo caso diventerebbe davvero problematico alla mia età.
Sicuro di una sua risposta in merito, colgo l’occasione per inviare cordiali saluti.

 

Buonasera, in riferimento alla sua richiesta, le domande di esplorativa marittima vanno fatte, solo che ci fosse un requisito collegato all’anzianità solare di 42 anni e 7 mesi, nel caso specifico il requisito del diritto alla VPM deve essere verificato dal Patronato, pertanto vanno presentanti i seguenti documenti:

 

Libretto di navigazione, in copia, oppure estratto matricola mercantile;

Foglio di congedo del servizio militare;

certificato dei periodi di malattia.

I seguenti documenti dovrà presentarli alla sottoelencata sede:

Patronato Anmil – Sede Zonale di Torre del Greco

Lunedi dalle ore 8.30 alle 11,00

Martedi dalle ore 15.00 alle ore 18.00

Mercoledi e Venerdi dalle ore 8.30 alle ore 12.30

 

Tel. 081.19332180

Torredelgreco.na@patronato.anmil.it

Cordiali saluti 

Pasquale De Dilectis

 

29-08-2016

Contributi pensionistici malattia -infortunio

Buon pomeriggio, sono un marittimo in CRL con 39 anni di contribuzione certificata ed ho circa 1 anno di malattia /infortunio. Devo considerare un totale di 40 anni di contributi validi per la pensione? In attesa di un Vs riscontro  porgo Distinti Saluti

                                                                          A.Marongiu

Buon pomeriggio, in riferimento alla sua richiesta le faccio presente che i contributi figurativi di malattia concorrono al il diritto alla pensione di vecchiaia anticipata o per la pensione di anzianità ( riforma ante-fornero ). I periodi di malattia max riconosciuti sono 99 settimane.

Cordiali Saluti

Pasquale de Dilectis

Direttore Patronato Anmil

 

19-08-2016

Oggetto: pensione agevolata cat.macchina 

buongiorno,avrei bisogno di qualche delucidazione per quanto riguarda i requisiti per andare in pensione anticipata per la categoria di macchina.Ho sempre letto :20 anni di contributi di cui 10 al servizio di macchina .Domande :i 10 anni di macchina si intendono per 10 anni di contributi totali oppure bastano 8,5 anni di navigazione al servizio in macchina che diventerebbero 10 rivalutandoli? in questo contesto,gli anni effettuati di comandata su navi sociali ,sempre con categoria di macchina,che valore hanno?concorrono al raggiungimento dei fatidici  "10 anni" ?Nella speranza di essere stato chiaro,anticipatamente ringrazio.               Distinti saluti        CERBONE GIUSEPPE

La normativa è chiara e non ci sono dubbi, ci vogliono 520 settimane effettive di macchina, mentre per i 20 anni ( 1040) concorrono tutti i contributi marittimi: 

Prolungamenti;

Servizio Militare ( anche se svolto a terra);

Malattia;   

Dis-Naspi- Asdi ect ect;

Compensativi e riposi ( come da circolare inps )-

 

Cordiali Saluti

 

Pasquale De Dilectis

 

 

04-08-2016

Buongiorno Direttore. Attualmente l'anticipata macchina è calcolata sul biennio 1/1/2016 al 31/12/2017. Vi chiedo: Dal 1/1/2018 vi sarà il calcolo sempre sul biennio  1/1/2018 al 31/12/2019 oppure no. Distinti Saluti,Natale CARUSO.

 

Buonasera,quello che vorrei capire è la seguente tesi: se nel biennio 1/1/2016 al 31/12/2017 si va in pensione con 57 e 7 mesi, dal 1/1/2018 si passa a  58 e 7 mesi fino al 31/12/2019? Essendo nato ad agosto del 1961 quando potrei andare in pensione con l'anticipata macchina avendo già i requisiti contributivi?Distinti saluti.

 

Buongiorno, la circolare 86 del 3.7.2014 ha stabilito le nuove modalità di accesso per il personale di macchina, innalzando il requisito anagrafico, per il 2018 è 58 anni e 7 mesi e la circolare testualmente dice:

Requisito da adeguare alla speranza di vita ai sensi dell’articolo 12 del decreto legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010.

Quindi bisogna attendere comunicazioni da parte della Direzione Generale Inps… Se dovessimo considerare le ultime modifiche sull’adeguamento dell’aspettativa di vita l’età dovrebbe essere innalzata di ulteriori 3/4 mesi.

 

Pasquale De Dilectis

 

 

02-08-2016

buon pomeriggio, ho letto tramite torre damare che avete aperto il sito dei marittimi x come fare ad andare in pensione.

sono quasi 42 anni di contributi versati con TIRRENIA adesso CIN vorrei sapere se è possibile ,se un marittimo ha compiuto almeno 35 anni di contributi versati può usufruire della cassa marittima senza incidere sui periodi di andare in pensione?

mi è stato detto da palermo  che se io continuavo a mettermi in malattia il mio periodo di andare in pensione si allungava in base a quanta malattia io avessi fatto,

ES. facendo 2 mesi di malattia il mio periodo x andare in pensione si allungava di 2 mesi

grazie distinti saluti

LO CASCIO ROSARIO

Buongiorno, Sig. Lo Cascio, in merito alla sua richiesta le faccio presente che dall’entrata in vigore della riforma Fornero, salvo per i salvaguardati, per poter accedere in pensione prima del compimento dell’età pensionabile bisogna maturare 42 anni 10 mesi di contribuiti complessivi ( circolare inps 63/2015 ).

Il problema della malattia è più complesso e la risposta data non è pertinente, più precisamente:

 

I periodi figurativi di malattia, rispetto ad altri contributi della stessa natura , sono riconosciuti a domanda fino ad un massimo di 96 settimane,

tutte le settimane in più vengono neutralizzate con l’inserimento di eventuali prolungamenti ( ex legge 413/84 artt. 24 e 25 ), che coprono in tutto parte il periodo scoperto, portando nella maggioranza dei casi al decremento della retribuzione media settimanale pensionabile, quindi ad una penalizzazione dell’importo della pensione.

In conclusione, non si può dire che se nell’arco di un anno se faccio due mesi di malattia ho bisogno di ulteriori due mesi di lavoro per raggiungere il requisito previsto per l’accesso alla pensione di vecchiaia anticipata.

 

Il consiglio che posso darle, va sempre fatta una richiesta di esplorativa prima di prendere decisioni..

 

Pasquale De Dilectis

 

 

 

 

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