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           Camillo Scala

Ma cosa fanno i marinai quando non navigano  

 

 

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FEDERMAR CISAL. 24 LUGLIO 2004, TUFFI DI PROTESTA, PORTO BLOCCATO

Fu un blocco a sorpresa del Porto di Civitavecchia per circa due ore, a causa della protesta messa in atto dal personale viaggiante della Tirrenia aderente alla Federmar contro l’estensione del registro italiano navale da parte della Commissione europea. Una decisione che veniva  contestata in quanto rischiava di mettere a repentaglio la salvaguardia di numerosi posti di lavoro del personale di bordo delle navi. Una protesta, che inizio' intorno alle 12.30, i marittimi indossarono alcuni salvagenti, e si gettarono in acqua per piazzarsi al centro dell’imbocco del Porto, bloccando praticamente il traffico navale. Con degli uomini in mare, infatti, tutte le manovre di entrata e uscita in porto delle navi sono state immediatamente fermate, determinando forti disagi nello scalo. La protesta  provoco'  il ritardo dei tantissimi traghetti in arrivo e in partenza dallo scalo laziale.
Gli audaci lavoratori tuffatisi in mare rimasero in acqua per ben due ore, fin quando intervenne la Guardia Costiera e Polizia, le quali hanno intavolarono una trattativa con i marittimi convincendoli dopo un non semplice colloquio a fare ritorno “a terra”.
“La nostra protesta – affermo' a quel tempo il segretario  della Federmar, Alessandro Pico – è contro la mancata applicazione da parte del Governo delle norme di legge appositamente emanate a sostegno dell’occupazione nel settore marittimo, contro la sostituzione a bordo dei nostri marittimi con manodopera extracomunitaria a basso costo nell’ambito dell’estensione del registro nazionale al cabotaggio, e per la difesa del posto di lavoro e del bilancio familiare di questi lavoratori senza comunque un freno all’impiego della manodopera extracomunitaria”. Una forma di protesta fuori dai canoni tradizionali ed eclatante, “ma resasi necessaria – ha spiegato Pico - in virtù del dramma che si sta profilando per i lavoratori del mare e per le loro famiglie”.

Dopo dodici anni, sono cambiate ben poche cose....a giorni trasmetteremo un servizio su quella manifestazione e cercheremo di intervistare gli autori di quel gesto e se dopo dodici anni cosa è cambiato

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