Cosmar.  Io testimone di me stesso

Giorgio Blandina | 13 ottobre 2016

Giorgio  Non amo scrivere in prima persona e ancor meno di me stesso, ma oggi devo fare una eccezione altrimenti farei fatica a sciorinare in maniera credibile il mio pensiero.

Ho navigato con Finaval S.p.A. per 13 anni, devo riconoscerle il merito di avermi professionalmente formato, ci facevano frequentare corsi che ancora non erano neanche obbligatori ma che lo sarebbero diventati da li  a poco, io come gli altri miei colleghi non abbiamo mai dovuto anticipare una lira, allora ancora esistevano le lire, vitto, alloggio tutto spesato come CCNL comanda. In questo senso le cose funzionavano bene, forse perché i sindacati li tenevamo alla larga per evitare facessero danni. Ebbene dicevo, dopo 13 anni di appartenenza a questa società di navigazione così come succede a molti nostri colleghi andai a lavorare a “terra” presso altre compagnie di navigazione. Finaval aveva introdotto la continuità di lavoro solo gli ultimi quattro anni della mia permanenza per cui chiesi mi venisse restituita la differenza tra quanto salariarmente percepito nei 9 anni precedenti e quanto avrei dovuto invece avere se fossi stato messo in regime di continuità per tutti i 13 anni. Mi venne risposto che in precedenza non era stato introdotto il regime di continuità per cui nulla mi aspettava. Ovviamente obiettai dimostrando che non era stata una mia scelta, ma una mancanza da parte della società armatrice che avendo oltre tre navi superiori alle 3.000 t.s.l. aveva l’obbligo di applicare la continuità di lavoro da sempre. Per farla breve finimmo dinnazi al giudice del lavoro che mi diede ragione e fui rimborsato di ogni mio avere. A quel punto tutti i miei compagni di lavoro avrebbero potuto subito o al momento del meritato ritiro rifarsi della mia sentenza passata in giudicato vantando gli stessi miei diritti senza difficoltà alcuna. Sapete in quanti fruirono di questa opportunità ? Esatto, avete indovinato: nessuno…!

Quanto sopra per far capire a me stesso che gli stessi Rambo che leggo sulle piattaforme sociali tipo Facebook, i quali scrivono di voler bombardare il mondo intero, scendere in piazza per chiedere le dimissioni di tizio e caio, oltremodo andando nella piazza sbagliata tenedosi ben lontano dalle piazze dove alloggiano Confitarma, Ucina,  Fedarlinea, Triade sindacale, associazioni di categoria che ingannano gli iscritti, piazze queste ultime che dovrebbero essere assediate notte e giorno per aver ridotto la nostra marineria alla vergogna, ebbene dicevo, questi Rambo sono gli stessi che non hanno neanche il coragggio di pretendere quello che legalmente spetta loro. Ovviamente con le dovute eccezioni.

Per finire, io, indegno presidente di un Comitato che sta davvero cambiando il modo di pensare e di agire della nostra marineria, affermo che in Casa COSMAR non c’è posto per i pavidi, in Casa COSMAR sono benvenuti i professionisti del mare, esattamente quelli che alle parole fanno seguire fatti concreti.

Aiutaci ad aiutarti, entra nella Casa dove i Marittimi aiutano i Marittimi, iscriviti, clicca qui .  Per informazioni scrivere a segreteria@cosmar.org o telefona al 329 455 5682

Ad maiora…!

 

Giorgio Blandina/Presidente



COSMAR - Comitato a Salvaguardia della Dignità dei Marittimi
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